Kompatscher fa il punto a metà mandato: «Tornati a livelli economici pre-crisi»

Una politica di Giunta improntata alla partecipazione, a spazio di azione e responsabilità maggiori dei cittadini, alla credibilità delle istituzioni: sono le linee di fondo del lavoro politico ribadite il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che nel forte di Fortezza, scelto per il colloquio di metà legislatura (#primotempo) con i media, ha tracciato un bilancio e anticipato i prossimi passi.

Due anni e mezzo di lavoro impegnativi ma soddisfacenti dal punto di vista dei risultati. Davanti ai mutati scenari politici, sociali ed economici in Europa, “abbiamo creato le fondamenta per lo sviluppo dell’Alto Adige, dell’autonomia, della società e delle imprese, lavorando assieme per il bene comune”, ha detto il presidente Kompatscher ringraziando per la collaborazione i parlamentari a Roma, il Consiglio provinciale, i sindaci e i comprensori. Ha ricordato che la nuova Giunta era partita con l’impegno di fare politica in modo nuovo, anzitutto lungo 3 strade: partecipazione, spazio di azione e credibilità. “Partecipazione che significa avviare processi e procedure in collaborazione con i gruppi di interesse e i cittadini: da qui le tante discussioni pubbliche sulle varie problematiche, per valutare più proposte e soluzioni prima di decidere”, ha ricordato Kompatscher citando la legge sugli appalti, la riforma del sostegno all’economia, la gestione dei rifugi alpini, il piano sanitario provinciale, il riordino del settore energetico, l’aeroprto, l’impostazione del bilancio (“tanti incontri con le parti sociali”) e il Parco tecnologico (“che sará pronto a inizio 2017”).

A questa scelta di metodo corrisponde la credibilità, ovvero “una politica che crei fiducia nei cittadini: fare quello che si è annunciato”, ha specificato il Presidente. La base è il programma di coalizione (“che controllo regolarmente per aggiornare la sua attuazione”), e l’esempio è la riforma sanitaria, su cui si sta procedendo appunto come da programma di coalizione: analizzare, ottimizzare, razionalizzare. Un concetto che il Landeshauptmann ha esplicitato parlando del terzo punto: spazio di azione e responsabilità dei cittadini. “Prendiamo molto seriamente le preoccupazioni dei cittadini, registriamo tutte le proposte e esigenze nei processi partecipativi, ma non possiamo esaudire tutti i desideri: si fa cosa è possibile, sensato e sostenibile per l’intera collettività”, ha ribadito Kompatscher.  “Il compito della politica è creare le condizioni quadro. Non trovare soluzioni individuali per singoli casi, ma soluzioni di sistema.” E l’esempio classico di questo lavorio di sistema è il Patto di garanzia siglato con il Governo, che mette il finanziamento dell’autonomia al riparo da futuri ulteriori interventi unilaterali dello Stato per risanare il debito pubblico.

Il patto di garanzia siglato dalla Provincia con lo Stato può essere considerata una sorta di “madre” di tutte le recenti conquiste in tema di sviluppo dell’autonomia: “Oggi la partecipazione della Provincia al risanamento della finanza pubblica è fissa e non potrà crescere ulteriormente, il che ci garantisce certezza e stabilità nella pianificazione”, ha spiegato Kompatcher nell’incontro a Fortezza.

Ne sono derivati e ne deriveranno anche risultati molto concreti e molto positivi per i cittadini e le imprese. Su riduzione della pressione fiscale e rilancio dell’economia il Presidente ha insistito in sede di bilancio di metà legislatura, citando i dati assieme al direttore di Dipartimento Andrea Zeppa: gli sgravi fiscali (IRAP, IRPEF, IMI, tassa auto) sono passati da 100,3 milioni di euro nel 2013 a 310,6 milioni nel 2017, con la riforma dei contributi mirati alle imprese e lo stop del sistema a pioggia l’economia beneficia quest’anno di 50 milioni di euro per investimenti rispetto ai 35,6 del 2013. “La Relazione di giugno della Banca d’Italia – ha osservato Kompatscher – ha riconosciuto che l’Alto Adige ha recuperato più velocemente rispetto alle regioni vicine, anche in termini di attrattività del sito grazie anche al ruolo svolto dalla ricerca e dalla LUB. Siamo tornati ai livello economici pre-crisi.” Il PIL altoatesino, su un valore 100 di media UE, si colloca a quota 140, nelle posizioni di vertice in Europa, l’occupazione è al 76% (media UE 70) e la disoccupazione è scesa al 3,8% (UE al 9). Molto importante anche il dato delle imprese industriali e artigiane: il 90% valuta positivamente la propria aspettativa di redditività.

Due ulteriori passi positivi della prima parte di legislatura: anche l’energia è tornata in mano altoatesina, con le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche assegnate a imprese locali. “Nella nuova Alperia i Comuni avranno la maggioranza, con la possibilità di reinvestire gli utili in una rete elettrica moderna e a vantaggio degli utenti”, ha detto Kompatscher. Lo stesso vale per la concessione dell’A22, rinnovata a una Autobrennero Spa intermanete pubblica: “Per la politica significa avere la possibilità di intervenire a favore della collettività e di compensare gli effetti negativi del traffico con barriere, modulazione dei pedaggi, finanziamenti per ferrovia e circonvallazione di Bolzano”, ha specificato il Presidente.

Kompatscher tuttavia non si è nascosto che, anche se gli indicatori economici sono positivi, “ci sono anche cittadini che necessitano di maggiore sostegno: il compito della politica è quello di garantire i bisogni nei settori primari della salute, del sociale e dell’istruzione, e in questa metà di legislatura abbiamo creato le premesse di bilancio per poter salvaguardare e potenziare proprio questi settori anche per le prossime generazioni.”

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