Merano, un convegno sui 700 anni di una città e le sue leggi

Prendendo spunto dall’ordinamento civico del 1317, venti storici racconteranno – in un convegno in programma dal 22 al 25 febbraio – la storia medioevale della città di Merano. L’evento è organizzato dall’Archivio provinciale e dal Palais Mamming Museum. Uno dei reperti di maggior valore custoditi nell’Archivio storico di vicolo Passiria è un documento datato 11 giugno 1317 e sottoscritto dal principe del Tirolo, l’arciduca Enrico di Carinzia, con il quale venne allora conferito alla città di Merano il primo ordinamento civico. Questa sorta di protostatuto, se da una parte disciplinava in primo luogo le attività economiche, dall’altra gettò anche le basi per il futuro sviluppo comunale, avendo di fatto regolamentato anche l’istituzione dei primi organismi collettivi.

I responsabili dell’Archivio provinciale e del Palais Mamming Museum hanno preso spunto da questo documento per approfondire gli avvenimenti che caratterizzarono Merano nel periodo medioevale coinvolgendo nella ricerca oltre venti storici e storiche. I risultati di questa indagine svolta a più mani saranno presentati in un convegno in programma dal 22 al 25 febbraio al Kurhaus e all’ex fisioterapico di via Huber e a ingresso libero (vedi flyer in allegato). Gli atti del convegno verranno poi pubblicati in autunno in forma cartacea a cura dell’Archivio provinciale.

Per quanto concerne la documentazione storica su Merano vanno segnalati, in attesa del convegno, due importanti novità:
Il “lascito Moeser” torna in riva al Passirio – Il meranese Karl Moeser, figlio dell’omonimo architetto e poi divenuto archivista presso l’allora Archivio di Innsbruck (oggi “Tiroler Landesarchiv”), venne incaricato nel 1898 di riordinare l’Archivio cittadino meranese procedendo anche a una nuova catalogazione dei documenti ivi conservati. Per poter meglio affrontare la notevole mole di lavoro, Moeser si fece portare una parte degli atti a Innsbruck, da dove – una svolta scoppiata la Prima Guerra mondiale – non fecero più ritorno.

Pochi anni fa l’Archivio tirolese ha restituito a quello altoatesino diversi documenti, fra questi anche quelli del cosiddetto “Lascito Moeser”, che torneranno a breve in possesso dell’Archivio meranese. Purtroppo parte di questi reperti, che allora vennero custoditi in un’abitazione privata, è stata danneggiata dai bombardamenti nel corso del secondo conflitto mondiale. Tuttavia è stato possibile recuperare importanti testimonianze come un liber civium, un codice che raccoglie le ammissioni di nuovi cittadini e abitanti nella comunità cittadina di Merano, e un regolamento civico del quattordicesimo secolo.

La consegna ufficiale dei documenti avverrà mercoledì 22 febbraio, in occasione dell’avvio dei lavori del convegno.
I documenti dell’archivio parrocchiale sono riprodotti fotograficamente – L’archivio della parrocchia di San Nicolò è situato all’ìnterno della residenza del decano Hans Pamer, a pochi metri dall’Archivio storico. Per motivi logistici, finora non è stato sempre agevole consultare i documenti originali lì conservati. Anche in vista del giubileo il decano ha però concesso l’autorizzazione alla riproduzione fotografica di tutti i documenti che potessero risultare utili alla ricostruzione dell’epoca medioevale a Merano. La scorsa estate un collaboratore dell’Archivio storico ha così potuto accedere agli atti e, con il prezioso sostegno di Raimund Senoner, ha riprodotto digitalmente tutta le serie di certificati che fanno ora parte del compendio dell’Archivio storico cittadino.

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