Merano, il futuro del trasporto pubblico è elettrico: via alla sperimentazione

Il Piano urbano del traffico di Merano, ma soprattutto il Piano provinciale della mobilità, prevede la progressiva elettrificazione dei mezzi del trasporto pubblico. I bus a idrogeno e a motore elettrico contribuiranno a diminuire l’inquinamento atmosferico e tutelare il clima. Allo stesso tempo questi mezzi renderanno il trasporto pubblico più attraente. Un passo indispensabile perché anche a Merano, come in tanti altri Comuni altotaesini, i valori limite di NO2 vengono superati. Nelle cosiddette strade-canyon, ovvero lungo le vie densamente edificate e trafficate, i mezzi motorizzati possono produrre fino al 70% del biossido di azoto presente nell’aria che respiriamo. In riva al Passirio gli sforamenti nella concentrazione di NO2 si verificano fra l’altro in piazza Teatro, in via Laurin e in via Rezia. È quindi necessario un salto di qualità nel servizio di trasporto pubblico che consenta di evitare l’introduzione di divieti di circolazione per i mezzi diesel. Un provvedimento altrimenti irrinunciabile per salvaguardare la salute pubblica.

“Merano intende svolgere un ruolo pionieristico nel settore della mobilità sostenibile. Ci impegneremo affinché i bus in servizio sulle linee linee pubbliche vengano al più presto convertiti a motorizzazioni ecologiche”, ha ribadito il sindaco Paul Rösch.

A questo scopo SASA sta testando diversi veicoli innovativi: nel mese di maggio il bus elettrico Aptis è stato sperimentato nel tratto fra la stazione e il centro. A fine novembre oltre 2.600 persone hanno avuto modo di provare – per la prima volta in Italia – un bus elettrico a guida autonoma. Da diversi mesi è in servizio, sulla linea Lana-Merano, un autobus elettrico di diciotto metri. In questi giorni SASA sta invece testando un minibus elettrico impiegato anche a Genova. Nel corso delle prove vengono verificate le prestazioni del mezzo e nelle prossime settimane lungo le strade meranesi sarà possibile vedere circolare altri modelli di bus del futuro.

“L’obiettivo dei test – ha spiegato Alex Pennati, responsabile delle linee SASA – è stabilire i requisiti che i mezzi devono avere per poter svolgere un servizio efficiente a Merano e prevederli nel bando di gara”. I primi mininus a batterie dovrebbero circolare in riva al Passirio già nel corso del 2020.

“Il Piano urbano del traffico prevede che questi minibus elettrici transitino – in via sperimentale per un anno – lungo corso Libertà. Al termine della fase di prova si deciderà come collegare i portici e il rione Steinach al sistema del trasporto pubblico”, ha precisato l’assessorra alla mobilità Madeleine Rohrer.

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