Merano, accantonati oltre 2 milioni di euro per coprire i maggiori costi energetici

Il Comune di Merano corre ai ripari in previsione dei maxi rincari delle bollette di luce e gas. Accantonati oltre due milioni di euro per coprire i maggiori costi. “Dalla gestione commissariale – ha spiegato l’assessore alle finanze e al bilancio Nerio Zaccaria – abbiamo ereditato un avanzo di amministrazione pari a 33.990.329 euro. L’avanzo di amministrazione libero si riduce tuttavia a 25.783.792 euro per via di tutta una serie di fondi e di parti vincolate per obblighi di legge e principi contabili. Alla luce dei rincari che hanno subìto le tariffe del gas e della corrente elettrica nelle ultime settimane l‘esecutivo ha deciso di accantonare 2.283.000 euro nell’ottica della necessità di coprire i maggiori costi per l’approvvigionamento energetico”.

Alcuni dati sul consumo energetico negli immobili di proprietà comunale: ogni anno, di energia elettrica, i complessivi 122 edifici consumano 2.798.000 di kW/H. Di questi, il 57,20% (1.601.023 kilowattora) sono necessari per alimentare i dieci stabili più energivori (fra questi figura anche il municipio), il 28,68% per far funzionare altri 21 siti e il 14,12% per rifornire i rimanenti 91 palazzi. Negli anni passati l’Amministrazione comunale ha effettuato e avviato diversi interventi di risanamento energetico, ad esempio presso la scuola media Wolf, la scuola d‘infanzia Maria Trost e scuole elementari Galilei e Wolkenstein. Un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dalla vicesindaca Katharina Zeller e dall‘energy manager del Comune Marco Masin è attualmente al lavoro per studiare nuovi interventi e misure atte a migliorare l‘efficienza energetica degli immobili comunali.

“Rimangono quindi disponibili per investimenti 23.500.000 euro, che andremo a impegnare con le prossime variazioni di bilancio, man mano che la progettazione dei vari interventi che ci siamo prefissati sarà giunta alla fase esecutiva”, ha chiarito Zaccaria, che ha poi espresso perplessità su alcuni aspetti inerenti il disegno di legge della Giunta provinciale con nuove regole sull’Imposta Municipale Immobiliare (IMI) dal 2023.

“Il nuovo sistema di tassazione degli immobili che la Provincia vuole introdurre renderà più macchinosa l’organizzazione del lavoro delle realtà più grandi come la nostra. Mi spiego: presso l’Ufficio tributi del Comune di Merano almeno quattro collaboratori e collaboratrici sono impegnati/e nel calcolo delle imposte dovute dai proprietarie e dalle proprietarie di immobili e nell’invio degli 11.000 relativi bollettini precompilati. Il disegno di legge complica ulteriormente questo compito, ad esempio demandando al Comune l‘onere di valutare l’aliquota dei B&B in base alla copertura dei posti letto. Operazione, questa, che ovviamente può esser fatta solo alla fine dell’anno”, ha ribadito Zaccaria.

“La nuova normativa – ha fatto poi notare il direttore dell’ufficio tributi Andrea Moro – comporterà un aumento di lavoro sensibile per l’adeguamento della banca dati con il rischio concreto che una parte dei bollettini inviati non risulteranno corretti. Aumenterà sicuramente di molto anche il servizio di consulenza allo sportello, in quanto i contribuenti saranno interessati da modifiche significative”.

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