Merano, Baumschlager Eberle firma il nuovo quartiere residenziale a costo calmierato in via Postgranz

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Economia. Un progetto di riqualificazione urbana firmato dallo studio Baumschlager Eberle Architekten, sviluppato insieme a Deerns Italia, Moser Associati, Interstudio Ingegneri Associati e al geologo Thomas Pinter, è il vincitore del concorso internazionale di architettura su invito «City Living Me 3», promosso da Veba Invest Srl, realtà nata dalla collaborazione paritetica tra Pohl Immobilien e Gruppo Unterberger. L’intervento andrà a ridisegnare l’area di Via Postgranz a Merano, trasformandola in un nuovo quartiere residenziale con abitazioni a prezzo calmierato, spazi pubblici di qualità e una visione urbana contemporanea. Il progetto vincitore garantirà una qualità abitativa molto elevata con un prezzo particolarmente interessante.

Il concept del progetto, realizzato da uno studio di architettura di respiro internazionale con sedi in Europa e Asia e una presenza consolidata anche in Italia, a Firenze, ruota attorno a due volumi architettonici chiari e armonici, leggermente ruotati per creare una sequenza di spazi pubblici e privati ben definiti. Una grande area verde centrale diventerà il cuore del quartiere, migliorando le connessioni pedonali e contribuendo al benessere microclimatico. Balconi/terrazze profonde, giardini privati e terrazze comuni rendono gli spazi abitativi accoglienti e funzionali, mentre la struttura costruttiva – che combina prefabbricati in calcestruzzo e/o in legno– assicura comfort, durabilità e riduzione dell’impatto ambientale. Il progetto introduce inoltre un sistema energetico completamente fossil-free, basato su pompe di calore, fotovoltaico e riuso delle acque meteoriche, delineando un modello abitativo attento alle risorse e alle esigenze future della comunità.

La scelta del progetto vincitore è il frutto del lavoro di una giuria internazionale e multidisciplinare, guidata dal professor Roland Gnaiger, architetto di fama e presidente della commissione. A lui si sono affiancati l’architetto Wolfram Haymo Pardatscher, direttore tecnico del Comune di Merano e profondo conoscitore degli obiettivi di sviluppo della città, e l’architetto Stefan Bernard, esperto riconosciuto in progettazione paesaggistica, di origini meranesi e professore da 20 anni a Berlino e con esperienze internazionali, tra cui in particolare Singapore.

Accanto a loro hanno contribuito, per il mondo della cooperazione abitativa, Michael Savelli in rappresentanza di Leonhard Resch di Arche im KVW e Alberto Bocchio di Coopbund, come portatori delle esigenze e delle istanze delle future comunità residenti. La commissione ha incluso inoltre Magdalena Pohl, in rappresentanza di Veba Invest, assicurando così la coerenza tra le proposte e gli obiettivi di qualità, sostenibilità e fattibilità dell’intervento.

Il lavoro della giuria è stato ulteriormente arricchito dal confronto con consulenti attivi nei campi del diritto, della sostenibilità, della fattibilità economica e delle scienze sociali, a conferma della volontà di valutare i progetti secondo una prospettiva veramente ampia e integrata. Tra le figure coinvolte hanno figurato anche esperti di grande rilievo come Alexandra Troi di Istituto Eurac, professoressa all’Università di Coburg specializzata in concetti energetici sostenibili e soluzioni a basso impatto sulle risorse; l’avvocato Manfred Schullian per gli aspetti legali, Daniele Ciaghi di Raiffeisen Merano per le valutazioni economiche e finanziarie e Thomas Kobler per i temi legati all’integrazione sociale e culturale.

ll concorso è stato preparato in stretta collaborazione con il Comune di Merano e coordinato dall’architetto Stephan Dellago. I giurati hanno esaminato le proposte, ponendo particolare attenzione alla capacità di ogni progetto di rispondere alle esigenze dell’area e ai valori richiesti dal bando: qualità dell’abitare, equilibrio morfologico, attenzione al contesto, innovazione costruttiva, accessibilità economica e sostenibilità ambientale. La decisione finale rappresenta dunque la sintesi di un dialogo intenso, fondato sulla convinzione che l’architettura possa diventare uno strumento essenziale di rigenerazione urbana e di coesione sociale.
Al termine della giornata di valutazione, il risultato è stato presentato alla sindaca di MeranoKatharina Zeller, che si è mostrata molto soddisfatta del lavoro svolto. È stato illustrato un percorso progettuale che rispecchia pienamente la direzione auspicata dal Comune per gli interventi strategici della città. Un metodo che assicura uno sviluppo strutturato e ponderato sotto ogni aspetto, e che può costituire un modello esemplare per futuri progetti: alta qualità architettonica, tecnologie innovative e prezzi davvero accessibili per gli utilizzatori finali.

Con il concorso City Living Me 3, Veba Invest propone un modello di sviluppo che guarda alla città non solo come insieme di edifici, ma come luogo di relazioni, qualità della vita e comunità. Il progetto selezionato guiderà ora la trasformazione di un’area strategica di Merano in un quartiere sostenibile, inclusivo e architettonicamente riconoscibile.

Nell’immagine in apertura, i rendering delle nuove unità abitative (credits Uff. Stampa Pohl Immobilien)

Ti potrebbe interessare