Più sostenibilità nelle mense pubbliche dell'Alto Adige

“Dobbiamo rendere più sostenibile la nostra intera produzione alimentare”. Questa la volontà chiara espressa dal presidente della Provincia Arno Kompatscher in apertura della seconda edizione del convegno “Mens(a) sana in corpore sano”, organizzato online da Eurac per focalizzare l’attenzione sulla sostenibilità delle filiere produttive dell’alimentare destinato alle mense pubbliche. Si tratta di un settore di grande impatto, che in Alto Adige conta ogni anno 2,5 milioni di pasti preparati e consumati in scuole, asili e mense in genere. Il grande interesse per la conferenza – quasi 190 i partecipanti – ha dimostrato quanto l’argomento sia di interesse per ampie fasce di decisori e anche per la popolazione. In questo contesto il presidente della Provincia ha promesso di voler proseguire gli sforzi a Bruxelles per un quadro giuridico che offra maggiori possibilità di utilizzo dei prodotti regionali nella ristorazione pubblica. Il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer ha sottolineato che il Consorzio pubblicherà presto una guida “per dare agli amministratori dei Comuni più sicurezza e coraggio per acquistare localmente”.

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Filiera alimentare sostenibile, i casi virtuosi di Verano e Silandro

Che alcune comunità abbiano già questo coraggio è stato dimostrato dagli esempi di Verano e Silandro, che nel corso della conferenza hanno presentato i loro primi passi verso mense pubbliche più sostenibili nelle scuole e negli asili. Tutti gli oratori hanno convenuto che occorrerebbe una maggiore condivisione delle informazioni. Un punto dolente, quest’ultimo, sia per i produttori che per gli amministratori locali, in quanto spesso domanda e offerta degli uni e degli altri non si incontravano. Grande attenzione ha suscitato la presentazione di un progetto delle valli ladine dove, su proposta dell’assessore provinciale alla scuola ladina Daniel Alfreider, è in corso di realizzazione una guida per aiutare gli asili a cucinare nei refettori i cibi regionali, sani e stagionali.  Il presidente di Eurac, professor Roland Psenner, ha parlato di “diritto umano ad un’alimentazione sana” sottolineando che la nutrizione ha un ruolo per lo sviluppo sostenibile in molti degli obiettivi dell’ONU, secondo cui almeno il 30% delle emissioni serra del pianeta viene dall’industria alimentare. Anche l’assessore provinciale alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato ha annunciato un progetto contro lo spreco di cibo. Per Vettorato “pensare ad una ristorazione collettiva più attenta alle esigenze del clima significa valorizzare alcuni aspetti del cibo che ogni giorno viene servito su migliaia di tavole. In primavera 2021, emergenza COVID permettendo, vogliamo partire con un piccolo ma significativo progetto dal titolo “Le ricette dimenticate: troppo buono per essere buttato”, organizzato con il sostegno organizzativo dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima e la collaborazione del Centro Tutela Consumatori e Utenti. Si tratta di un progetto di sensibilizzazione della popolazione della Provincia di Bolzano quale possibile azione di contrasto allo spreco alimentare e a favore della riduzione dei rifiuti”.

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