Mariedl ha messo le ali. Premiato il libro di Laura Simonati sulla "Gigantessa del Tirolo"

Maria Fassnauer detta “Mariedl”, nota anche come “La gigantessa del Tirolo”, sarebbe felicissima di sapere quanto oggi piaccia ai bambini. Nei suoi 38 anni di vita non aveva avuto rapporti facili con loro, troppo alta, si dice che fosse 2 metri e ventisette, e troppo “strana” per avvicinarsi a loro come avrebbe desiderato. Oggi invece, grazie all’illustratrice Laura Simonati, è diventata la protagonista di un libro per ragazzi che si è aggiudicato il premio come migliore opera prima all’ultima edizione della “Bologna Children’s Book Fair” e si è guadagnata l’attenzione del principale giornale belga francofono: “Le Soir”.
“Mariedl” è un libro figlio del doppio incontro tra l’autrice e la gigantessa tirolese. Come ci racconta Laura Simonati: “Ho scoperto della sua esistenza a 13 anni, da ragazzina veronese in vacanza in Val Ridanna. Insieme alla mia famiglia, ho visitato il Museo delle Miniere che ospita una stanza dedicata alla storia di Maria Fassnauer. L’avevo rimossa, ma mi è tornata in mente alla fine del 2019. Nel 2017, dopo la laurea in design e arti a Bolzano, mi sono trasferita a Bruxelles dove ho frequentato un master. In occasione della presentazione del mio progetto di tesi, ho pensato a un libro illustrato ispirato al Sudtirolo. Ho fatto qualche ricerca e sono tornata a incrociare la storia di Mariedl.

Laura Simonati

Cosa ti ha colpito della storia di Maria Fassnauer?

E’ una storia da film, la vicenda ha una sua forte base drammaturgica. A modo suo, Mariedl era un’eroina e la sua statura la rendeva particolarmente interessante anche dal punto di vista grafico. E’ stato un mix tra una storia forte e il mio interesse visivo per il personaggio. La difficoltà principale stava nel costruire il personaggio senza banalizzarlo e vittimizzarlo. La sua è una storia tragica, la sua altezza l’ha emarginata, Mariedl è finita a lavorare in un circo per aiutare la famiglia, ma io ho preferito raccontare la storia di una persona alla ricerca di un riscatto personale, di un luogo dove sentirsi accettata. Ho cercato di renderla un personaggio tridimensionale.

E’ anche una storia sudtirolese?

Sì, ho deciso di mostrare un Sudtirolo stereotipato e l’ho esplorato dal punto di vista grafico. Mi affascina molto la rappresentazione degli stereotipi e del folklore, mi piace giocare con immagini universali e facilmente comprensibili e ho compiuto una approfondita ricerca iconografica sui costumi tirolesi di fine Ottocento.  Detto questo, il lettore comprende che la storia è ambientata in un territorio alpino di lingua tedesca.

Effetti della vittoria del premio alla “Bologna Children’s Book Fair”?

Innanzitutto è stata una grande soddisfazione personale, quasi uno shock. Ero insicura del mio lavoro che era nato come progetto di tesi da concludere in tempi prestabiliti e non mi aspettato di vincere un premio. Dal punto di vista editoriale, ha permesso di aumentare il pubblico di riferimento. Dopo il premio molti editori stranieri si sono fatti avanti e durante la fiera di Bologna, le copie sono andate esaurite in due giorni. Il premio ha cambiato il destino del libro.

E “Le Soir” ha deciso di pubblicare il primo capitolo del libro…

Ne sono stata felicissima e non me l’aspettavo. Grazie a “Le Soir”, i miei genitori dicono di aver finalmente capito cosa faccio nella vita…

 

Una “doppietta” niente male…

Il premio e la pubblicazione mi hanno resa più sicura e ora arrivano proposte di lavoro in maniera costante. Ma servirà tempo per valutare se è sostenibile economicamente.

La carriera da illustratrice è più facile in Belgio che in Italia? 

Direi di sì, ci sono maggiori opportunità, vale per tutto il mondo francofono. Ma non è comunque semplice.

Tornando a Mariedl. Le Soir ha pubblicato un brano del tuo libro, non è stata apprezzata solo la grafica, ma anche il testo. Evidentemente sei riuscita ad alleggerire la storia di Maria Fassnauer, hai messo le ali alla gigantessa. Come ci sei riuscita?

In quanto illustratrice amo concentrarmi sull’immagine, ma ho dedicato particolare attenzione alla cura del testo anche se non ho una formazione specifica sulla scrittura. La storia di Mariedl mi ha permesso di mettere qualcosa di mio per renderla interessante anche per i bambini, spero di esserci riuscita.

Massimiliano Boschi

 

 

 

 

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