Barometro dell'economia: nel manifatturiero 9 su 10 vedono positivo

Si respira aria di fiducia per il settore manifatturiero altoatesino. Secondo le stime nel 2016 cresceranno sia i fatturati sia l’occupazione: 9 aziende su 10 prevedono una redditività positiva secondo l’edizione di primavera 2016 del barometro dell’economia dell’Ire, Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Buone notizie per il settore manifatturiero in Alto Adige: l’82% degli imprenditori e delle imprenditrici è soddisfatto dalla redditività conseguita nel 2015. La fase di miglioramento dura da due anni e ha ora raggiunto il valore massimo dal 2007. Secondo gli operatori economici la tendenza positiva dovrebbe proseguire: il 90% delle imprese prevede infatti una redditività soddisfacente per il 2016.

Il settore manifatturiero comprende tutte le attività connesse con la produzione di beni, come ad esempio alimentari, tessuti e abbigliamento, oggetti in legno e mobili, prodotti chimici e farmaceutici, materie plastiche, prodotti in metallo, macchinari, apparecchiature, veicoli. In Alto Adige il comparto dà lavoro a circa 36mila persone.

Settore manifatturiero, crescono occupazione ed export

Sono i fatturati ad alimentare il clima di fiducia. Si conta in particolare sulla crescita e sul buon andamento delle esportazioni, una tendenza diffusa: nel 2015 si è registrato il nuovo record di 4,4 miliardi di euro.
Il rafforzamento della domanda avrà effetti positivi anche sull’occupazione. Il numero dei lavoratori dipendenti nel comparto manifatturiero è aumentato dell’1,8% negli ultimi dodici mesi e dovrebbe continuare a crescere. Restano invece modeste le stime riguardo agli investimenti, per i quali non si prevedono incrementi significativi, nonostante l’introduzione degli ammortamenti maggiorati da parte del governo.

Per quanto riguarda le diverse branche di attività, si registra un clima di fiducia particolarmente positivo nel settore alimentare, in quello dell’abbigliamento e nel comparto della meccanica. Non ci si attende invece un miglioramento della redditività per le imprese produttrici di materiali per l’edilizia.

 

Settore manifatturiero

«È molto importante investire in capitale umano. Le imprese altoatesine necessitano di forza lavoro ben qualificata per poter incrementare la propria produttività e capacità innovativa – raccomanda il presidente della camera di commercio Michl Ebner – Ad esempio, potrebbe essere molto utile l’istituzione di corsi di formazione tecnica superiore orientati ai settori della produzione alimentare e della costruzione di macchinari e veicoli».

Barometro dell’economia: la manifattura riparte

Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, sottolinea la necessità di rendere il territorio più competitivo a livello nazionale e internazionale: «I dati confermano che il comparto manifatturiero è ripartito dopo la crisi. Adesso dobbiamo impegnarci a mantenere il trend positivo e a sviluppare una filiera corta tra aziende strutturate, forti nell’export, e piccole e micro imprese, che riceverebbero beneficio come fornitrici delle ditte più grandi».

Gert Lanz, presidente di lvh.apa Confartigianato Imprese, ritiene che il clima di fiducia espresso dal nuovo barometro dell’economia serva a fare buone scelte per il futuro, puntando sulla formazione di personale qualificato: «Occorre investire su modelli già affermati, orientati alla pratica e al mondo del lavoro reale, come la formazione duale. Solo così si garantiranno il ricambio di personale qualificato e la competitività delle imprese».

Sulla competitività – che va di pari passo con fiducia, occupazione e benessere – punta anche Stefan Pan, presidente Assoimprenditori Alto Adige: «È questa la strada che dobbiamo continuare a percorrere, puntando a rafforzare il contesto economico in merito a fattori competitivi strategici come raggiungibilità, efficienza della pubblica amministrazione, costi dell’energia e riduzione di carico fiscale e costo del lavoro».

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