Manifattura, rincari e difficoltà di approvvigionamento frenano la crescita

Il clima di fiducia nel settore manifatturiero altoatesino rimane moderatamente positivo. Al momento della rilevazione a fine febbraio, quasi nove imprese su dieci confidavano in una redditività quantomeno soddisfacente nel 2022. Il volume d’affari crescerà anche quest’anno, ma vi è forte incertezza a causa dell’esplosione dei costi di materie prime, semilavorati ed energia. Ciò emerge dal Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, sottolinea la forte incertezza che ancora una volta le imprese altoatesine devono fronteggiare: “Le continue fluttuazioni dei prezzi dell’energia, recentemente esasperate dallo scoppio della guerra russo-ucraina, costituiscono un notevole elemento di incertezza con cui le imprese devono misurarsi. Particolarmente colpito è il settore manifatturiero, che deve fare i conti anche con ritardi nelle forniture e scarsità di materie prime e semilavorati.”

Post 2021

Due terzi delle imprese hanno registrato un buon andamento, in crescita, dei fatturati durante lo scorso anno. L’85% delle imprese si dichiarano soddisfatte della redditività conseguita nell’esercizio 2021. I volumi di vendita di dicembre 2021, indicano un incremento di oltre il 10% rispetto a dicembre 2020. La domanda favorevole sia nel mercato locale, che in quello estero. Nel 2021 il valore complessivo delle esportazioni dall’Alto Adige (esclusi i prodotti agricoli) è stato pari a 5,1 miliardi di euro, con un incremento del 17,9% rispetto al 2020 e del 12,3% rispetto al 2019. Preoccupa il rallentamento dettato dalla crisi logistica legata all’approvvigionamento dei materiali e il rincaro del costo energetico, spesso causa di ritardi o costi maggiorati, anche a livello d’investimenti. Criticità che non sono destinate ad estinguersi, anzi, si protrarranno nel corso di tutto il 2022. Nel breve periodo l’impennata dei costi imporrà nuovi adeguamenti dei prezzi di vendita per preservare i margini di redditività. Anche a causa di questi aumenti di prezzo, la dinamica dei fatturati dovrebbe rimanere espansiva e al momento della chiusura dell’indagine, alla fine di febbraio, l’89% delle imprese manifatturiere altoatesine confidava in un risultato d’esercizio quantomeno soddisfacente anche nel 2022. Nota positiva, crescita dell’occupazione coerentemente con l’andamento della domanda. Rispetto a gennaio 2021, la prima mensilità 2022 ha registrato un aumento di occupazione nel settore manifatturiero superiore all’1,2%.

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Aspettative eterogenee

Osservata una notevole eterogeneità nelle aspettative per ogni singola branca. Nel comparto della fabbricazione di prodotti tessili e di abbigliamento, dove è l’ottimismo a prevalere, si confida in una redditività “soddisfacente” e nel 40% dei casi “buona”. Attese più modeste nel comparto alimentare, oltre un quinto delle imprese prevede un risultato d’esercizio insoddisfacente. Caute pure le previsioni di redditività formulate nella branca della stampa e in quella della produzione di materiali edili.

 

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