Maltempo, fino a 370 litri di pioggia a metro quadro. «Evento epocale»

Si è svolta stamattina (martedì 30 ottobre) la conferenza stampa della Protezione civile a seguito del forte maltempo che ha investito tutta la regione nei giorni scorsi. Il livello di allarme che fino a ieri era da rosso (Charlie), e stato riportato a codice arancione (Bravo),  in quanto non vi sono pericoli gravi imminenti per la popolazione.

Il maltempo in numeri

I numeri di questa ondata di calamità naturali sono comunque impressionanti: nei giorni scorsi sono caduti in media 200 litri di pioggia per metro quadro, ed in particolare a Sesto, 370 litri, una quantità tre volte superiore alle precipitazioni attese in un mese. Dai boschi della provincia di Bolzano sono stati assorbiti ben 150 milioni di metri cubi di pioggia. Dal punto di vista meteorologico è stato sottolineato che si è verificata una vera tempesta di pioggia e vento con raffiche fino a 120 km/h e di un’intensità ancora mai vista in Alto Adige, che ha provocato la caduta di molti rami con danni ancora da valutare anche per la viabilità. Le misure preventive adottate in provincia hanno però permesso di fronteggiare il maltempo, mantenendo sempre la situazione sotto controllo. L’assessore alle strade Mussner ha ringraziato i 450 operai e 25 tecnici che hanno effettuato gli interventi: «Nessuno di noi ricorda raffiche di vento così, si tratta di un evento epocale. Sono già in corso i lavori per riportare tutto alla normalità» ha dichiarato.

Le zone più colpite

L’evento alluvionale, ha colpito principalmente il bacino della Drava. I danni più massicci si sono verificati nei bacini dei rii Gadera e Gardena. Minori quelli verificatisi nei bacini dell’Isarco e della Rienza. Pressochè assenti, invece, danni causati dal fiume Adige. Ed in queste zone non si vedevano situazioni simili da tempo: nell’area della Drava e del Rio Sesto non si verificava da 50 anni, per il Rio Gadera da 100 anni. L’Adige a Bronzolo non raggiungeva quell ’altezza da circa 7 anni.

Il cordoglio per il vigile deceduto

Infine un pensiero è stato rivolto anche al Vigile del fuoco volontario Giovanni Costa che ha perso la vita questa notte: «Negli ultimi giorni – ha riferito il presidente dei vigili del fuoco volontari, Wolfram Gapp – sono stati attivi circa 4.000 vigili volontari di 152 stazioni. Questo per noi è un momento davvero triste, a causa della perdita di uno di noi». Messaggio di vicinanza anche da parte di Arno Kompatscher: «Vorrei esprimere la mia profonda commozione e vicinanza alla famiglia del vigile del fuoco rimasto ucciso nel corso di un intervento». Gli assessori Schuler e Mussner hanno quindi ricordato Alexander Mayr, il comandante dei vigili del fuoco di Campodazzo, deceduto anch’egli durante un intervento il 31 agosto del 2014 “e tutti quei vigili del fuoco volontari che sono pronti ad esporsi a grandi rischi”. Dal 1960 sono 17 i vigili del fuoco volontari deceduti durante interventi di soccorso.

 

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