Dal Now Building di Londra allo Steve Jobs Theater, le facciate fuori dall'ordinario che nascono a Bressanone

C’è anche un po’ di Alto Adige nel “Now Building” a Outernet London, spazio dedicato all’intrattenimento immersivo, con gli schermi avvolgenti ad alta risoluzione più grandi del mondo. L’imponente facciata in metallo dorato, formata da lamelle che ruotano e scorrono semplicemente tramite un pulsante, è stata infatti realizzata da Frener & Reifer, azienda specializzata di Bressanone.
Fondata quasi cinquanta anni fa, l’azienda realizza sia rivestimenti per edifici altamente complessi per progetti internazionali su vasta scala, che opere architettoniche speciali ed esclusive. Quello per Outernet London è soltanto uno dei molti progetti innovativi a cui ha lavorato il team di Frener & Reifer. “Siamo esperti nella costruzione di facciate per soluzioni speciali e quindi i nostri progetti non sono mai di routine: dalle operazioni preliminari, passando per la definizione della fattibilità fino ad arrivare a fabbricazione e montaggio, il percorso è complesso e talvolta anche lungo. La nostra sfida consiste soprattutto nel riprodurre fedelmente e nel modo più preciso possibile i disegni degli architetti, rispettando nel contempo il budget del cliente. Progetti estremamente complessi e innovativi come l’Outernet London sono possibili esclusivamente sulla base di una straordinaria fase di engineering, che a sua volta richiede un team di progetto forte e creativo, in cui ogni membro è un esperto nel suo settore – spiega Gerhard Ploner, CEO – Siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato e del successo ottenuto da questo progetto. La combinazione tra tecnica di azionamento, grandi dimensioni e materiali diversi hanno definito nuovi standard a livello internazionale nell’ambito della moderna architettura delle facciate. Nel novembre 2022, il progetto ha vinto il “Facade Design and Engineering Award 2022” per le straordinarie prestazioni ingegneristiche nella categoria per l’innovazione (GB).”

I sistemi di facciate pensate e prodotte dall’azienda sono completi di struttura portante – solitamente in acciaio o legno – per l’edilizia moderna o il rinnovo di edifici storici. Inoltre, emerge un forte interesse e specializzazione per le facciate in vetro, uno dei principali materiali utilizzati nella produzione di facciate insieme ad acciaio, metallo e altri materiali, anche variamente combinati. “La passione per la costruzione di facciate “fuori dall’ordinario” – spiega Michael J. Purzer, Business Development – è stata trasmessa all’azienda dai suoi due fondatori: Franz Reifer, un costruttore coraggioso con grande amore per i dettagli e una spiccata propensione per le soluzioni tecniche intelligenti, e Georg Frener, visionario ed esperto del settore con la capacità di proiettarsi sempre verso il futuro. Entrambi figli di contadini di montagna, divennero ottimi carpentieri e fabbri, e, nel 1974, co-fondatori dell’azienda Frener & Reifer, la prima azienda del Paese a offrire finestre isolate. Un ruolo da precursore venne svolto dai suoi due fondatori anche per quanto riguarda lo sfruttamento di energie rinnovabili: è infatti datata ormai oltre 35 anni fa, la loro facciata con moduli fotovoltaici integrati.”

Steve Jobs Theater a Cupertino con la facciata realizzata da Frener & Reifer. Foto Eckersley O’ Callaghan

Tanti progetti internazionali, dalla Svizzera agli States

Sono molte le innovazioni tecniche che hanno consentito all’azienda di aggiudicarsi lavori così importanti da clienti sparsi in tutto il mondo, ma tra queste, c’è sicuramente la “costruzione tutto vetro autoportante”, che ha subito risvegliato un interesse internazionale nel mondo dell’architettura e delle facciate. “Alcune straordinarie creazioni come lo Steve Jobs Theater a Cupertino (USA) o il Park Hotel Vitznau sul Lago dei Quattro Cantoni (Svizzera) – continua Michael J. Purzer – sono tra i progetti più rappresentativi della nostra azienda. L’esperienza di questi progetti e la nostra firma sulle più temerarie costruzioni tutto vetro hanno convinto anche altri clienti, come ad es. Audermars Piguet, della qualità dei nostri lavori. Anche la realizzazione di ante scorrevoli in vetro di grandi dimensioni con larghezza o altezza fino a 6 m, ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Straordinaria a tal proposito è stata la collaborazione con Norman Foster, uno degli architetti inglesi più conosciuti al mondo e insignito del Pritzker Architecture Prize, che ha incaricato Frener & Reifer della progettazione, realizzazione e montaggio di un moderno rivestimento in vetro dell’edificio inclusa la gigante porta a scomparsa. Durante le opere di progettazione, Foster si è recato personalmente a Bressanone per lavorare con Franz Reifer ai dettagli della facciata. Per noi è stato un grande onore.”

Della realizzazione di questi progetti, però, resta ancora un grande quesito: le modalità di trasporto dei pannelli. A rispondere è sempre Michael J. Purzer: “In Europa, i cantieri sulla terraferma vengono prevalentemente riforniti tramite camion. Quando si tratta di realizzare progetti oltreoceano, è necessario prevedere circa cinque settimane per il trasporto dei materiali che generalmente avviene via mare, salvo rari casi in cui avviene invece per via aerea, solo se espressamente richiesto dal cliente.”

Un operaio al lavoro, foto courtesy Frener & Reifer

Facciate ed energia solare termica

Frener&Reifer si preoccupa inoltre di produrre facciate che siano in linea con il risparmio energetico. “Tutte le nostre facciate sono sempre conformi allo stato fisico-tecnico più all’avanguardia per i relativi luoghi d’impiego e i requisiti locali dell’edificio – conclude Michael J. Purzer – nell’ottica della massima efficienza e redditività presente e futura dello sfruttamento energetico. Già alcuni anni fa, in cooperazione con l’Università di Stoccarda, Ritter Energie e Wicona abbiamo preso in esame la questione dell’energia solare termica nelle facciate. Concretamente si tratta di realizzare un impianto solare termico integrato nella facciata, costituito dai collettori semitrasparenti a forma di tubo e modulari. Il calore solare raccolto dal collettore può essere incanalato, attraverso una rete di tubi e conduttori integrata nella facciata, verso l’edificio e quindi usato per il riscaldamento, l’acqua calda, l’acqua potabile e addirittura per il condizionamento solare. Caratteristica distintiva del sistema: la combinazione di un sistema per il recupero dell’energia solare con uno schermo solare che comunque concede trasparenza visiva.”

Vittoria Battaiola

 

Immagine in apertura: l’edificio “Now Building” di Outernet London con la facciata realizzata da Frener & Reifer. Foto Quintin Lake

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