Limite di 100 all'ora in A22: così il futuro ci supera a destra

La possibilità di introdurre il limite di 100 chilometri orari sul tratto autostradale della A22 da Bolzano Sud a Salorno sta facendo montare la rivolta del mondo economico. Tra treni lumaca e aerei fantasma,  la vita dell’altoatesino che lavora fuori provincia (esistono, giuriamo!) rischia di diventare un inferno. Non perché amiamo la velocità, sia chiaro, ma già andare ai 130 è pura utopia per almeno metà dell’anno tra cantieri e traffico, se poi ci si nega il “sogno” anche quando l’autostrada è vuota (capita, giuro…) allora lo sconforto veramente avanza.

Se n’è accorta anche la Camera di Commercio che ieri ha tuonato contro l’introduzione del limite dei 100 orari nella Bassa Atesina. “Un tale provvedimento si ripercuote sull’economia altoatesina perché limita la mobilità, provoca perdite di tempo e fa aumentare i costi. I limiti di velocità creano confusione ma non necessariamente più sicurezza tra i conducenti delle autovetture che sul tratto da Kufstein fino ad Ala/Avio, cantieri a parte, si vedono confrontati con quattro diversi limiti di velocità: 90, 100, 110 e 130”. Sono di fatto svantaggiati tutti i veicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, quindi anche rappresentanti, piccoli veicoli per il trasporto e veicoli commerciali di imprese artigiane, per citare alcuni esempi.

“Si possono trovare altre modalità per ridurre l’inquinamento e rispettare al contempo le esigenze dell’economia”, dice il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner. Quali? Per la Camera di Commercio bisogna puntare sulla trasformazione del parco macchine e l’armonizzazione all’interno dell’Euregio la rete di stazioni di misurazione della qualità dell’aria sul tratto da Kufstein fino ad Ala/Avio, in modo da poter elaborare soluzioni appropriate per mantenere pulita l’aria. “La Camera di commercio auspica che le stazioni vengano posizionate e configurate in modo che i dati siano rappresentativi per il tratto autostradale, permettendo di scegliere le giuste misure a tutela dell’ambiente”.

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