Legitimult: l'effetto del Covid sulle democrazie in un progetto europeo coordinato da Eurac Research

La pandemia di Covid-19, ha evidenziato diversi problemi rispetto alla sua gestione “politica” e alla capacità di governance dell’emergenza. Le risposte al teoricamente semplice “chi fa cosa?” sono risultate complesse e differenziate. Oggi, però, si può incominciare un processo di valutazione rispetto a “chi ha fatto cosa” e con quali risultati. Il progetto triennale Legitimult, coordinato dall’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research di Bolzano e finanziato dall’Unione Europea, intende rispondere a queste e altre domande allo scopo di studiare l’impatto delle misure adottate sulla democrazia e sullo stato di diritto.
Più in dettaglio. “L’obiettivo di Legitimult è quello di valutare in che modo queste misure si relazionano con ordini multipli di governance a partire dal livello internazionale fino ad arrivare a quello nazionale, regionale e locale. Il progetto analizza, quindi, l’effetto di queste misure sulla governance democratica, evidenziando in che misura la governance multilivello influenza il loro impatto sulla democrazia, favorendo un modello di gestione legittima delle crisi. I risultati del progetto confluiranno successivamente in un kit di strumenti per la governance legittima delle crisi, pronto per essere utilizzato in eventuali crisi future”.
Per riuscirci, ricercatori di nove paesi diversi stanno esaminando tutte le misure adottate da 31 Paesi europei (27 Paesi dell’UE, oltre a Svizzera, Norvegia, Islanda e Regno Unito) con il co-coordinamento di Eurac Research e dell’Istituto sul Federalismo di Università di Friburgo in Svizzera.

Lucia Radici Project Manager di Legitimult

Per approfondire metodologie e obiettivi del progetto, abbiamo incontrato Lucia Radici ricercatrice dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research e Project Manager di Legitimult. “Il progetto – premette – propone una ricerca ambiziosa e necessaria. I risultati contribuiranno a trarre conclusioni sull’impatto sulla legittimità democratica dei compromessi che sono stati fatti durante la crisi di Covid-19 in diversi aspetti che solitamente caratterizzano una governance democratica funzionale. Durante la pandemia da Covid-19, infatti, i vari governi hanno adottato misure che hanno limitato alcuni aspetti del processo democratico e hanno avuto un forte impatto sui diritti umani e sulle libertà individuali. Ad esempio, alcuni governi hanno emanato lo stato di emergenza; i parlamenti a volte non si sono più riuniti; il diritto di protestare è stato talvolta revocato; le decisioni sono state spesso prese sulla base di task force composte da scienziati o tecnici, la cui competenza non può essere messa in discussione, ma la cui ragion d’essere democratica, in quanto non eletti, è stata spesso messa in dubbio”.

Nel progetto si sottolinea l’importanza di un approccio multi-livello, i rapporti tra i vari governi centrali e tra loro e le amministrazioni locali non sono stati semplici. Come si arriverà ad una valutazione complessiva?

“E’ apparso subito evidente che sarebbe stato importante prendere in considerazione qualcosa di più delle semplici decisioni prese a livello nazionale. Quindi terremo conto, con molta attenzione, di ciò che è accaduto ai vari livelli di governo, coinvolti nel processo decisionale, con l’Oms e l’Ue al di sopra degli Stati e i governi regionali e locali al di sotto. Ad esempio, si considerava positivo che un potere federale prendesse decisioni a livello nazionale, mentre la situazione disastrosa di alcune province e aree richiedeva una reazione rapida da parte del governo regionale. Nell’Italia settentrionale, molto colpita all’inizio della pandemia, i sindaci e i comuni hanno preso decisioni ad hoc prima che il governo centrale di Roma reagisse, mentre i forti comuni dei Paesi scandinavi hanno avuto un grande impatto sulla politica nazionale durante tutta la crisi sanitaria. I partners del progetto, nel porsi i quesiti di questa ricerca, si sono quindi resi conto che questo sistema presentava dei problemi. Un esempio su tutti: il governo svizzero decise, all’inizio della pandemia, di vietare gli eventi negli stadi, ma questa misura non ebbe alcun impatto in Ticino, il cantone svizzero più colpito dalla pandemia in quel momento. Il Ticino aveva bisogno di misure più forti, per esempio, di chiudere il confine svizzero con l’Italia, ma non aveva l’autorità per farlo.

Un altro conflitto trasversale a tutta Europa è risultato quello tra città e zone rurali…

Sì, un principio che richiede attenzione è quello della proporzionalità: chiudere “i negozi” non permette di distinguere tra un negozio poco frequentato e un grande supermercato; la situazione nelle zone rurali non è la stessa delle grandi città; è proporzionale, a livello economico, chiudere le scuole quando questa decisione ha come effetto la necessità per i genitori di rimanere a casa? La questione della legittimità della governance democratica, soprattutto se si tiene conto del federalismo, è quindi ardua e le raccomandazioni politiche che i ricercatori di questo progetto formuleranno una volta terminata la loro analisi saranno adattate a diversi destinatari.

Ma si può misurare “scientificamente” la legittimità democratica?

Esistono degli indicatori di buon governo stabiliti a livello internazionale che di solito vengono presi in considerazione per misurare la legittimità di un governo. Tuttavia, alcuni di questi indicatori, come la partecipazione, non hanno potuto essere completamente implementati durante la crisi: non è stato possibile, ad esempio, organizzare un referendum sull’uso della maschera e alcune decisioni sono state prese molto rapidamente, senza consultazioni. Legitimult si propone di misurare e valutare i compromessi tra le diverse dimensioni della governance democratica, come lo stato di diritto e la partecipazione democratica, i diritti umani e delle minoranze, la fiducia e la sostenibilità economica, e le misure attuate durante la pandemia Covid-19, e di produrre raccomandazioni utili a gestire in maniera legittima possibili crisi future, con un’attenzione a mettere a disposizione dei policy makers ai vari livelli strumenti che siano il più possibili trasversali ed utilizzabili in situazioni di crisi che possono avere anche origini diverse. A partire da un’analisi di ciò che è accaduto durante una crisi sanitaria, gli strumenti prodotti, in astratto, potranno essere utili anche per gestire fiuture crisi economiche, politiche, sociali…

Massimiliano Boschi

 

Il progetto LEGITIMULT

Durata: 3 anni (ottobre 2022- Settembre 2025)

Consorzio: 9 partners (IT, BE, NL, NO, HR, SI, ES, SE, DE + 2 associati CH e Canada)

Coordinatore: Eurac Research (Istituto di Studi Federali Comparati)

Coordinamento scientifico: Istituto di Federalismo UNIFR Friburgo (CH)

Finanziato da: Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe nell’ambito del secondo pilastro del programma di ricerca Horizon Europe, “Global Challenges & European Industrial Competitiveness”, che prevede bandi aperti e top-down già definiti per progetti di ricerca.

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Nell’immagine di apertura i docenti e i ricercatori impegnati nel progetto Legitimult

 

 

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