
L'aquila ferita curata dall'uomo che ora vola libera sui ghiacciai della val Senales
Un’aquila ferita che riprende a volare dopo le amorose cure ricevute a Castel Tirolo. Il protagonista di questa bella storia è un’aquila maschio, giovane di tre-quattro anni è stato il protagonista della giornata che era stata ritrovata l’8 gennaio scorso su una strada forestale nei pressi di Laces con una brutta frattura all’ala destra. L’aquila, che pesa quattro chili, è stata curata dal Centro avifauna di Castel Tirolo, ed è stata liberata a quota 3.200 metri dal comandante provinciale di Verona del Corpo Forestale dello Stato, Isidoro Furlan, nei pressi della stazione a monte degli impianti di risalita che portano sul ghiacciaio della Val Senales.
“Si tratta dell’altitudine necessaria per questioni non solo termiche, ma anche di difesa personale dell’aquila”, hanno spiegato Willi Campei, Florian Gamper e Philipp Campei del Centro avifauna. Le operazioni di inanellatura dell’esemplare liberato sono state eseguite da due ornitologi del Muse di Trento su incarico dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), mentre un veterinario ha provveduto a colorare di giallo alcune piume della coda con una speciale soluzione che si cancella con il corso del tempo.


