L'Alto Adige (torna) in piazza per il clima

«Il 15 marzo è stato indetto uno sciopero globale contro i cambiamenti climatici e l’immobilismo dei governi. Anche in Sudtirolo faremo parte di questa onda che attraverserà l’Italia ed il mondo». Così i ragazzi di Fridays for Future ci riprovano: dopo aver invaso a migliaia il centro di Bolzano lo scorso febbraio, ecco il secondo appuntamento della mobilitazione che soprattutto in Alto Adige sta coinvolgendo sempre più persone. L’appuntamento è in piazza del Tribunale, dalle 10 alle 13, venerdì 15 marzo.

Sul tema Alto Adige Innovazione ha ospitato anche l’intervento di Paolo Sticcotti, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti. Ecco un passaggio del suo intervento.

E’ scaduto il tempo della procrastinazione e i giovani di oggi sono consapevoli che senza il loro impegno la classe dirigente odierna continuerà a rimandare le scelte necessarie per fermare quel timer che da anni scorre imperterrito verso il punto di non ritorno, quando sarà troppo tardi per agire. Greta, la ragazza svedese che ha dato il via al movimento #FridaysForFuture a cui i giovani altoatesini hanno aderito, aveva quindici anni quando a dicembre è intervenuta al COP24 di Katowice. E’ stata la scintilla che ha mosso i giovani di tutta Europa lanciando un movimento in continua crescita capace di coinvolgere centinaia di migliaia di giovani. Anche l’Italia ha iniziato a farsi sentire in attesa della grande giornata di mobilitazione globale del 15 marzo.

Il nostro Paese soffriva però di una scarsa partecipazione a questo tipo di eventi, si è trattato in tutti i casi di manifestazioni capaci di coinvolgere al massimo un centinaio o due di ragazze e ragazzi. L’idea della Consulta Provinciale degli Studenti di Bolzano è stata ben precisa: provare a sfruttare la caratteristica unica della nostra terra di essere ponte tra culture per portare in Italia i #FridaysForFuture. Il confine non è più sinonimo di muri, ma piuttosto di reciproca condivisione e arricchimento reciproco, sia sociale che culturale. Per questo alle 9.30 in Piazza Vittoria si poteva evincere un contrasto straordinariamente interessante: sotto al monumento di epoca fascista, tra i più terribili simboli del nostro atroce passato, si riunivano migliaia di studentesse e studenti appartenenti a scuole di ciascuno dei tre gruppi linguistici della nostra provincia. Di fronte alla sfida del cambiamento climatico non c’è differenza che possa reggere: gli interventi alternati in tedesco e italiano senza dimenticare slogan in inglese sono stati un simbolo straordinario di unità.

 

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