L'Alto Adige diventa set: 9 film in arrivo (oltre a 4 milioni di euro)

La Giunta provinciale ha dato via libera oggi alla seconda tranche dei finanziamenti 2016 per il sostegno di film, fiction e documentari girati in Alto Adige. Gli esperti e la IDM Südtirol Alto Adige, l’Azienda speciale per l’economia, hanno individuato per questo secondo call 9 progetti da sostenere attraverso il Fondo altoatesino alle produzioni.

La condizione per ottenere un finanziamento pubblico è che le produzioni televisive e cinematografiche reinvestano in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto (il cosiddetto “effetto Alto Adige”). Per il secondo call 2016 sono stati presentati 26 progetti con la richiesta di un finanziamento provinciale. Dopo la valutazione della commissione di esperti e dell’IDM, la Giunta provinciale ha ammesso a finanziamento 9 produzioni con circa 1,8 milioni di euro. Il ritorno economico sul territorio dei 9 progetti, ha ricordato il presidente Arno Kompatscher, è stimato quindi in un indotto di 4 milioni di euro.

Le produzioni riguardano sei film, due documentari e una serie tv. Sono previste complessivamente 142 giornate di riprese e l’impiego di attori, maestranze e fornitori di servizi dell’Alto Adige. “Puntiamo a valorizzare una filiera locale che abbraccia una cinquantina di categorie professionali e che coinvolge significativamente artigiani e imprese locali”, ha aggiunto Kompatscher. Due delle produzioni finanziate sono altoatesine, due del resto d’Italia, quattro provenienti dalla Germania e una dall’Austria.

Volti noti dietro e davanti alla macchina da presa, progetti per cinema e TV con grande potenziale di mercato, un ampio coinvolgimento di professionisti locali di cinema e televisione e di prestatori di servizi altoatesini e molta visibilità per l’Alto Adige: così si presentano i nove progetti approvati al secondo call 2016 del Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive. La gamma coperta è molto vasta; si va da un poliziesco televisivo con Tobias Moretti (“Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit”) e Robert Palfrader (“Braunschlag”) a una commedia con Alessandro Siani (“Il principe abusivo”), da un film per ragazzi con Fritz Karl (“La montagna silenziosa”) fino al documentario scritto e diretto da Reinhold Messner. Fa parte del gruppo anche una serie TV con Josephine Ehlert (“Il labirinto del silenzio”) nel ruolo principale. Tutti i progetti sono seguiti sul posto da IDM Alto Adige, che gestisce anche il Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive.

Tra i registi e gli sceneggiatori dei progetti finanziati in quest’ultimo call, il più conosciuto in Alto Adige è probabilmente Reinhold Messner, che girerà a Solda una parte del suo documentario sull’alpinismo “Der Heilige Berg”. Il film racconta la storia di Peter Hillary, il figlio del primo alpinista a scalare il Monte Everest Sir Edmund Hillary, che tenta l’ascesa della parete Mingbo assieme a tre compagni di cordata, ma fallisce per una slavina di ghiaccio. Non meno drammatica è la produzione “Zweitland” della bolzanina Echo Film (“Von Männern und Vätern”), una co-produzione di tre paesi che vede coinvolte anche la salisburghese SK Film- und Fernsehproduktionsgesellschaft e la Starhaus Filmproduktion di Monaco. Le riprese del film che racconta le vite di Paul e Anton, due fratelli molto diversi tra loro, negli anni degli attentati dinamitardi in Alto Adige, saranno realizzate a Chiusa, Parcines e a Merano. «Lo sceneggiatore di Brunico Michael Kofler ha sviluppato il soggetto di questa produzione durante la prima edizione di RACCONTI, il programma di sviluppo di sceneggiature di IDM, allora ancora BLS. Il progetto è stato sostenuto anche in pre-produzione: lo abbiamo accompagnato fin dall’inizio e siamo felici che sia realizzato da una casa di produzione altoatesina.» afferma Christiana Wertz, responsabile della Film Commission di IDM. Michael Kofler si occuperà anche della regia del film, che vedrà coinvolti attori come Andreas Lust (“Einer von uns”) e Florian Brückner (“Lo straniero della valle oscura – The Dark Valley”).

 

Il progetto “Die Pfefferkörner und der Fluch der Berge”, prodotto dalla Letterbox Filmproduktion di Amburgo (“Treno di notte per Lisbona”) e tratto da una fortunata serie di libri per bambini, ha un enorme potenziale di mercato. Il film racconta dei tre giovanissimi detective Mia, Alice e Basti, che durante una gita scolastica in Alto Adige si trovano coinvolti in una serie di eventi imprevedibili assieme al loro amico altoatesino Luca. L’avventura per ragazzi sarà realizzata in gran parte in Alto Adige, le riprese si svolgeranno in Val Venosta, in Val Passiria e a Villabassa; tra gli attori sarà coinvolto anche Fritz Karl, che ha già girato in Alto Adige “La montagna silenziosa”. In Italia ha sicuramente buone prospettive di mercato anche il progetto “Mister Felicità” del popolare attore e regista Alessandro Siani, che era già stato ospite in Alto Adige con la produzione sostenuta dal Fondo “Il principe abusivo”. Nella sua prossima commedia, prodotta dalla romana Cattleya, interpreta il pigro Martino, costretto a svegliarsi dal letargo e a cercarsi un lavoro dopo aver provocato un incidente alla sorella Caterina. Le location altoatesine di questo lungometraggio per il cinema saranno Merano, Caldaro, Appiano, Sluderno e Ora.

L’appassionante poliziesco per la TV “Schlussrechnung”, che è prodotto da Allegro Film Wien (“Lo straniero della valle oscura – The Dark Valley”) e fa parte della serie degli “ORF-Landkrimis”, sarà girato interamente a Merano e dintorni. Nel film sul commissario austriaco Höllbacher, che si trasferisce a Merano e si mette sulle tracce di un serial killer, recitano Tobias Moretti (“Luis Trenker – Der schmale Grat der Wahrheit”) e Robert Palfrader (“Wir sind Kaiser”). Naturalmente compare molto Alto Adige anche nel documentario “Oswald von Wolkenstein” sul cavaliere, poeta e Minnesänger del tardo Medioevo che fu anche consigliere dell’imperatore. Non soltanto nelle ambientazioni di Ponte Gardena, Bressanone, Prissiano e Bolzano, però; la casa di produzione del film è la bolzanina Videocap di Klaus Romen (“Die Heimatfront – La Grande Guerra in Alto Adige”), che curerà anche la regia, e nel progetto sono coinvolti molti talenti altoatesini. Una volta finito, il documentario sarà trasmesso nel format televisivo in lingua tedesca “Alpen-Donau-Adria”.

 

La serie TV “Urban Divas” della casa di produzione Lüthje Schneider Hörl Film di Monaco di Baviera (“Das letzte Schweigen”) ruota attorno alle avventure sentimentali di Lou, che, lasciata dal ragazzo il giorno del proprio trentesimo compleanno, sente ticchettare il suo orologio biologico. Per sei giorni Bolzano, i suoi dintorni e Merano saranno teatro delle riprese della serie con Josephine Ehlert (“Il labirinto del silenzio”). La regista della serie Natalie Spinell ha radici altoatesine e un legame stretto con l’Alto Adige. Altre complicazioni amorose piuttosto turbolente sono al centro della commedia romantica “Verliebt, verlobt,…vergeigt” di Die Film GmbH di Monaco di Baviera (“Winterreise”). Bolzano, Appiano, Renon e Soprabolzano saranno le location che vedranno nascere l’amore tra Claudia e Herb, interpretati da Rebecca Immanuel (“Vera”) e da Christoph M. Ohrt (“Nachbarn Süß Sauer”), durante l’organizzazione del matrimonio dei loro figli.

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