Centro Laimburg, ricerca sui prodotti alimentari al NOI Techpark

Il Centro di Sperimentazione Laimburg non solo accompagna con la ricerca e l’attività di sperimentazione la coltura di prodotti agricoli, ma ne segue anche la trasformazione in prodotti d’alta qualità. Ad ottobre 2013 la Giunta Provinciale altoatesina ha incaricato il Centro di Sperimentazione Laimburg di sviluppare capacità di ricerca per il Parco tecnologico. Il NOI Techpark ha il compito di supportare il panorama della ricerca locale negli ambiti specifici delle scienze alimentari, delle scienze ambientali, delle tecnologie alpine, delle “Green Technologies” e dell’automazione. Il Centro di Sperimentazione Laimburg in collaborazione con la Libera Università di Bolzano coordina l’ambito tecnologico delle scienze alimentari (Food Technology). In questo campo specifico negli ultimi anni il Centro ha sviluppato una grande capacità di ricerca e negli anni venturi a questo si aggiungeranno ulteriori ambiti. In una manifestazione rivolta ai gruppi di interesse del Centro di Sperimentazione sono stati presentati i laboratori attivi nel settore alimentare. Circa 80 rappresentanti dal campo della ricerca, della consulenza, della prassi agricola e delle aziende della trasformazione dei prodotti alimentari hanno preso informazione circa i progetti di ricerca e l’offerta di servizi del Centro di Sperimentazione nell’ambito della trasformazione dei prodotti e della qualità alimentare ed hanno avuto l’occasione anche di visitare i singoli laboratori.

Sostegno alla ricerca e formazione nell’ambito della trasformazione dei prodotti alimentari

Malgrado condizioni sfavorevoli e modeste dimensioni, le imprese agricole in Alto Adige sono in grado di realizzare prodotti magnifici, il che ha portato l’Alto Adige a diventare un fiore all’occhiello nell’ambito della produzione alimentare internazionale. Ora è necessario ampliare le attività di ricerca e sperimentazione sulla trasformazione dei prodotti alimentari, ha sottolineato l’Assessore all’agricoltura Arnold Schuler. Le conoscenze scientifiche nei campi quali la conservazione, le scienze sensoriali e la trasformazione dei prodotti potrebbero dare nuovi input per valorizzare i prodotti locali. In questo senso la manifestazione è utile a promuovere la collaborazione tra la ricerca ed il mondo dell’impresa.

Al fine di creare un reticolo più stretto tra ricerca ed impresa è stato fondato il NOI Techpark, che ha aperto i battenti sei mesi fa. In questi pochi mesi ha già sviluppato una dinamica rilevante ed ospita a Bolzano Sud ben 350 persone, quattro enti di ricerca, due agenzie provinciali, altre organizzazioni ed alcune Start-up, ha riportato Sepp Walder, Direttore del settore Services & Monitoring dell’azienda al servizio dell’economia dell’Alto Adige IDM. Come gestore del NOI, IDM Alto Adige è lieta di una buona collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg, che con i suoi 43 anni di attività di ricerca e sperimentazione è presente al NOI come partner d’esperienza e che per questo rappresenta un presupposto per la buona riuscita.

Da quando nel 2013 si è lavorato insieme al Centro di Sperimentazione Laimburg allo sviluppo delle capacità di ricerca (Capacity Building) per il NOI Techpark, si sono raggiunti interessanti obiettivi per valorizzare prodotti locali come frutta, marmellate, distillati, ha spiegato Matteo Scampicchio, Professore di Tecnologie Alimentari alla Libera Università di Bolzano. Oltre alla ricerca l’Università ha ampliato anche la propria offerta formativa: a breve inizierà un nuovo Master nell’ambito delle scienze alimentari, specifico per l’autenticità e lo sviluppo dei prodotti locali. Da agosto 2018 per la prima volta ci sarà la possibilità di fare un dottorato di ricerca in scienze alimentari.

Obiettivo del Centro di Sperimentazione Laimburg è mettere a disposizione la competenza nell’ambito della ricerca ed i propri servizi, per rendere l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti dell’Alto Adige più sostenibile e competitiva e per assicurare la qualità dei prodotti agricoli.

In seguito alla sottoscrizione delle convenzioni programmatico-finanziarie per lo sviluppo della ricerca tecnologica ed innovativa nel campo delle scienze alimentari (Capacity Building 2013–2021), stabilite dalla Giunta Provinciale altoatesina nel 2013, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha sviluppato ulteriori capacità di ricerca negli ambiti specifici della trasformazione dei prodotti alimentari, della sicurezza alimentare, della chimica alimentare nonché della garanzia di origine, ha precisato Angelo Zanella, Vicedirettore del Centro e Responsabile dell’Istituto di Agricoltura Montana e Tecnologie Alimentari. Queste misure di potenziamento sono state finanziate dalla Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige.

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Gruppo di lavoro Scienze Sensoriali

L’attività di ricerca del gruppo di lavoro Scienze Sensoriali sotto la guida di Lidia Lozano è dedicata alla caratterizzazione sensoriale e strumentale dei prodotti alimentari e all’analisi delle preferenze nel loro consumo. Al fine di descrivere obiettivamente e con la maggior precisione possibile le caratteristiche che determinano la qualità di un prodotto alimentare, vengono incrociati i risultati dell’analisi sensoriale di assaggiatori addestrati (analisi visiva, olfattiva, gustativa, persistenza), delle analisi fisico-chimiche, nonché dei risultati di test sui consumatori. Il gruppo di lavoro porta inoltre avanti ricerche sulle preferenze alimentari individuali dei consumatori e ne analizza i fattori fisiologici, genetici e psicologici. Lo scopo di queste ricerche è indagare come si possono modificare i processi di produzione in ambito alimentare e sviluppare nuovi prodotti, al fine di rispondere elle esigenze ed alle richieste dei consumatori.

Gruppo di lavoro Trasformazione dei Prodotti Ortofrutticoli

Il gruppo di lavoro Trasformazione dei Prodotti Ortofrutticoli si occupa dello sviluppo di prodotti e del miglioramento della qualità e della sicurezza di generi alimentari, soprattutto dei prodotti della trasformazione di frutta e verdura. Lo scopo è quello di migliorare i processi di trasformazione e la conservabilità dei generi alimentari. Vengono utilizzati impianti pilota per l’omogeneizzazione (anche a pressione alta), per l’essiccazione a bassa temperatura e per la produzione di succhi e puree. Vengono anche analizzate la stabilità chimico-fisica e microbiologica dei generi alimentari e le proprietà termo-fisiche e meccaniche dei singoli ingredienti e dei prodotti finali. Di fondamentale importanza per queste attività di ricerca sono i feedback delle ditte di trasformazione dell’Alto Adige, per rafforzare le sinergie tra imprenditori e ricerca, spiega la responsabile del gruppo di lavoro Elena Venir.

Gruppo di lavoro Fermentazione und Distillazione

Il gruppo di lavoro Fermentazione e Distillazione si occupa dei processi di fermentazione per la produzione e la finitura di bevande o generi alimentari e l’analisi di distillati, acquaviti di frutta e liquori. Il team di Lorenza Conterno analizza processi di tecnologie alimentari sulla fermentazione o distillazione di prodotti agroalimentari e sviluppa, in particolar modo, ottimizza protocolli di trasformazione per la produzione di bevande fermentate a base di frutta (sidro), a base di cereali (birra) e a base di miele (idromele). Inoltre gli esperti svolgono ricerche sulla formulazione di nuovi prodotti fermentati e distillati. Il gruppo collabora strettamente con aziende locali e con piccole aziende che producono prodotti di nicchia di alta qualità.

Settore Microbiologia Alimentare

Compito principale del settore Microbiologia Alimentare è la ricerca dello stato microbico di un prodotto alimentare. Le tipologie di analisi del laboratorio sono basate sulla rilevazione e/o quantificazione di un determinato microrganismo o sulla carica microbica totale presenti in un determinato alimento. Il Laboratorio di Microbiologia Alimentare vanta un’esperienza pluriennale nella caratterizzazione microbiologica di vini, birra ed altre bevande ottenute da processi di fermentazione.

I microrganismi nocivi rappresentano uno dei fattori di rischio più alto nell’industria della birra, in quanto sono responsabili di alcuni difetti organolettici (come ad esempio fenoli volatili, acido acetico, acido lattico) oppure possono causare torbidità, ha spiegato il responsabile del settore Andreas Putti. Questo potrebbe significare per le aziende ingenti danni qualitativi ed economici e causare comunque un danno d’immagine. Al fine di scongiurare questo pericolo, il settore Microbiologia Alimentare del Centro di Sperimentazione Laimburg offre analisi specifiche per birrifici, volte a rilevare la presenza di microorganismi nocivi per la birra. “In futuro ci occuperemo sempre più anche di altri prodotti tipici dell’Alto Adige, quali frutta, carne, latte e formaggi, in modo da poter fornire un supporto sempre migliore ai diversi ambiti della produzione alimentare altoatesina”, ha sottolineato Putti.

Settore Chimica Alimentare

Il Settore Chimica Alimentare consta del Laboratorio per Analisi Vino e Bevande, del Laboratorio per Residui e Contaminanti e del Laboratorio per Aromi e Metaboliti. In questi tre laboratori vengono esaminati attraverso metodi chimico-analitici generi alimentari quali mele, vino e latte, al fine di stabilirne la qualità interna e la sicurezza. In questo senso i laboratori danno un grande contributo allo studio ed alla valutazione dei generi alimentari e dei prodotti agricoli. Da una parte le analisi vengono realizzate nell’ambito di progetti di ricerca, dall’altra vengono offerte a singoli agricoltori, associazioni e aziende di trasformazione dei prodotti. Il Laboratorio per Aromi e Metaboliti porta avanti la ricerca scientifica nel campo della qualità alimentare e della salute delle piante. Con l’ausilio di metodi chimici moderni vengono analizzati i componenti di prodotti agricoli (mele, succhi di mela, uva, vino, formaggio, latte) e di organi vegatali (foglie, radici, ceppi), al fine di valutarne la qualità, le caratteristiche e la purezza. Gli attuali progetti di ricerca del laboratorio sono centrati sulla determinazione dei polifenoli nelle mele e nel pinot nero, sulla determinazione dell’origine delle mele altoatesine tramite analisi isotopica, sugli aromi delle mele, sullo spettro aromatico del pinot bianco e sulle abitudini alimentari della Drosophila suzukii. Il laboratorio si trasferirà in primavera 2018 al NOI Techpark di Bolzano Sud. Presso il NOI Techpark il Centro di Sperimentazione Laimburg gestirà insieme alla Libera Università di Bolzano anche il Laboratorio-NMR, all’interno del quale sarà possibile provare ed autenticare l’origine dei prodotti agricoli altoatesini attraverso la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (Nuclear Magnetic Resonance – NMR). Questo laboratorio entrerà in servizio nell’inverno 2018/2019.

 

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