«Kultivas», così i Big data migliorano l'agricoltura altoatesina

La digitalizzazione è ormai sempre più importante in moltissimi settori economici, anche quello dell’agricoltura. La mela altoatesina, prodotto di riferimento del mercato, per continuare ad affermarsi deve puntare sulla qualità e sull’efficienza della propria filiera. Per questo è nato KULTIVAS, un progetto avviato dalla Raiffeisenverband Südtirol in collaborazione con l’azienda IT KONVERTO, il centro sperimentale Laimburg e il centro di ricerca EURAC. La mission è quella di utilizzare i Big Data all’interno dell’agricoltura per ottenere una gestione efficiente e un risparmio di risorse nelle aree dedite alla coltivazione della frutta.

L’aiuto dei Big Data

Raccogliendo, elaborando e analizzando una grande quantità di dati, il software utilizza l’intelligenza artificiale per riconoscere l’interazione tra la varietà di mele e il luogo di coltivazione. Per essere in grado di determinare la combinazione ottimale varietà-ubicazione, i dati analizzati includono sia le aree del clima e della topografia, sia le condizioni del suolo e le analisi della qualità della produzione di mele. I vari dati per questo scopo sono stati forniti dalle associazioni di produttori di frutta VIP e VOG, dal Consiglio consultivo dell’Alto Adige, dall’Ufficio per i sistemi informativi agricoli e dall’Eurac, tra gli altri. Ad esempio, per le varietà Fuji e envy™, i siti di coltivazione più adatti in Alto Adige possono essere determinati in modo più semplice anche prima di disboscare e ripiantare un prato di mele

“Questo sviluppo non riguarda solo l’aggiornamento degli strumenti di lavoro ad attrezzature motorizzate, ma anche l’ulteriore sviluppo dei processi agricoli. A questo scopo, abbiamo allestito un campo sperimentale aperto dove possiamo testare le tecnologie digitali e fonderle nel sistema del futuro”, dice Michael Oberhuber, direttore del Centro sperimentale Laimburg.

I risultati

Grazie a questa innovativa analisi di dati si possono trarre diverse conclusioni. Una delle più importanti a livello ambientale è il riconoscimento del sito di coltivazione, che può essere determinato prima di disboscare e ripiantare un prato di mele. Durante l’evento conclusivo del progetto, si è svolta una live demo in cui, attraverso una livestream direttamente da un frutteto a Kaiserau, le informazione riguardanti la radiazione solare, la pendenza, le precipitazioni e gli indici agronomici sono state analizzate e inserite in una mappa interattiva.

La mappa digitale contiene anche informazioni dal catasto della frutta. Sulla base di queste grandi quantità di dati, della conoscenza dettagliata del settore e dell’apprendimento automatico, sono state fatte delle previsioni sull’idoneità dei luoghi per cinque diverse varietà di mele. “Vediamo KULTIVAS come un’opportunità per creare un repository di dati uniforme per molte fonti diverse di dati agricoli”, ha spiegato Peter Werth, direttore di KONVERTO, all’evento di chiusura del progetto.

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Michael Oberhuber (direttore del Centro Sperimentale Laimburg), Paul Gasser (direttore generale della Federazione Raiffeisen), Roberta Bottarin (vicedirettrice Eurac Research), Herbert Von Leon (presidente della Federazione Raiffeisen), Arnold Schuler (assessore provinciale), Peter Werth (direttore di KONVERTO)

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