Juncker, colloquio con Kompatscher sull'autonomia e sul futuro UE

Nell’incontro di un anno fa a Bruxelles il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker aveva assicurato al presidente della Provincia Arno Kompatscher la volontà di visitare l’Alto Adige in occasione di un convegno sull’Europa. Oggi, 18 novembre, ha mantenuto quell’impegno e ha presenziato alla conferenza “70 anni Accordo di Parigi: autonomia e federalismo in Europa” organizzata dalla Provincia all’Università di Bolzano. Juncker è stato accolto alle 10.30 in piazza Magnago dal presidente Kompatscher con la tradizionale cerimonia di benvenuto (“landesüblicher Empfang”) degli Schützen. Nell’ufficio del Landeshauptmann è seguito un colloquio a quattr’occhi durato oltre mezz’ora. Diversi i temi di attualità approfonditi da Kompatscher e Juncker, a cominciare dallo stato di attuazione del processo di unificazione europea.Entrambi hanno concordato sulla necessità che decisioni comuni a livello europeo vadano rispettate e sostenute da tutti i Paesi membri. A tale proposito è stata sottolineata l’importanza della coesione e della solidarietà nell’UE.

Il presidente Juncker ha dichiarato che l’Europa può funzionare solo se decisioni congiunte vengono anche attuate congiuntamente. “Gli Stati devono finalmente dare applicazione alle delibere approvate a livello europeo ed esprimere una solidarietà vissuta”, ha ribadito Kompatscher. Il presidente Juncker ha anche annunciato che a fine mese la Commissione presenterà proposte per proseguire nella politica europea di sicurezza e difesa. Proprio come il tema della migrazione, altro punto del colloquio, anche con una politica estera e di sicurezza comune gli europei assieme possono raggiungere maggiori risultati di ogni singolo Paese membro. Si è parlato inoltre dell’attuazione anche in Alto Adige del Piano europeo di investimenti strategici, meglio noto come “Piano Juncker”, a sostegno di progetti transfrontalieri di investimento. Si tratta di finanziare investimenti pubblici e privati necessari per il rilancio dell’economia reale in settori tra cui PMI, ricerca, innovazione e energia. Il principale strumento è il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS).

Nel colloquio con Juncker il presidente Kompatscher si è soffermato anche sui punti che riguardano la politica regionale, tra cui l’agricoltura montana, il mantenimento dei fondi strutturali dopo il 2020 e la strategia EUSALP della macroregione alpina (5 Paesi, 48 regioni e 70 milioni di abitanti). Prima di trasferirsi alla LUB per il convegno, Juncker e Kompatscher hanno discusso anche di tutela delle minoranze: il Presidente della Provincia ha ricordato l’ICE (iniziativa dei cittadini europei) denominata “Minority Safepack” e ideata dalla FUEN ((Federal Union of European Nationalites) in materia di diritti delle minoranze per tutelare le persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e rafforzare la diversità culturale e linguistica nell’UE. Unità di vedute, infine, sul futuro ruolo delle Regioni quale veicolo del pensiero e dello sviluppo europeo: le Regioni sono un anello centrale di congiunzione fra cittadini e Europa e in tal senso anche il Comitato delle Regioni UE ha un ruolo particolarmente significativo e merita la piena attenzione delle istituzioni europee.

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