Jobs Act, «segnali positivi» per la CCIAA di Bolzano

Il Jobs Act? Dà «segnali positivi» al mercato del lavoro. Questo il giudizio, abbastanza lusinghiero, del Segretario Generale della Camera di commercio di Bolzano, Alfred Aberer, intervenuto all’incontro che ha offerto l’opportunità a tutti gli interessati di informarsi sulle novità introdotte dal governo Renzi con la legge di stabilità e il Jobs Act. Nel 2015 la Camera di commercio aveva già organizzato tre manifestazioni dedicate alla riforma delle leggi sul lavoro. Viste le precedenti esperienze di cooperazione e il ruolo rivestito per gli iscritti, il terzo e il quarto convegno si sono svolti in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Bolzano. Alla fine del 2014 è stata emanata la legge di stabilità che ha introdotto diverse novità e variazioni nel campo del diritto del lavoro, entrate in vigore il 1° gennaio 2015. Inoltre il cosiddetto Jobs Act ha delegato il governo ad attuare altre riforme delle leggi sul lavoro.

“Con l’attuale riforma il governo Renzi si sta impegnando a lanciare segnali positivi per il futuro di lavoratori e lavoratrici e di imprenditori e imprenditrici. Per l’Alto Adige gli sgravi fiscali sono un incentivo particolarmente interessante per l’assunzione di lavoratori e lavoratrici qualificati che rientrano ad esempio in Italia dopo lo studio all’estero. In questo modo l’economia altoatesina può contare su personale ben formato”, sottolinea  Aberer. La consulente del lavoro Ulrike Kofler ha illustrato gli sgravi contributivi previsti per datori di lavoro privati che assumono lavoratori o lavoratrici a tempo indeterminato. Requisito fondamentale è che nei sei mesi antecedenti il nuovo assunto non sia stato occupato a tempo indeterminato presso un altro datore di lavoro. In tal caso i contributi previdenziali vengono ridotti del 40 percento.

Le novità sulle procedure di dimissione e di risoluzione dei contratti di lavoro sono state invece spiegate da Markus Schenk con un confronto tra quelle in essere prima e dopo il Jobs Act. Da metà marzo le dimissioni possono essere presentate solo telematicamente attraverso il portale del Ministero del lavoro. Non basta più quindi una semplice lettera indirizzata al datore di lavoro. Chi non presenta le dimissioni online, risulta assente ingiustificato, costringendo così l’azienda ad avviare un procedimento disciplinare. Successivamente la consulente del lavoro Paola Baroldi ha illustrato le nuove forme di welfare aziendale. La legge di stabilità prevede l’esenzione fiscale per determinate prestazioni a favore dei dipendenti e dei loro familiari, ad esempio per misure formative, di svago, assistenziali e sanitarie. Inoltre è stata reintrodotta l’imposta sostituiva del dieci percento sui premi di produzione fino a un limite massimo annuo di 2.000 euro

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