Ecco «Ivy», il cassone per le mele sostenibile che rivoluziona la logistica

Premiere per il nuovo cassone per mele “ivy”: ispirato dalla natura, definisce nuovi standard di handling, design e innovazione e rappresenta un importante contributo all’evoluzione sostenibile della logistica. La presentazione ha avuto luogo presso la sede di PALBOX a Egna alla presenza dei più importanti rappresentanti del mondo melicolo regionale, di esperti della logistica della mela e di sostenibilità e con la partecipazione dei maggiori esponenti del mondo politico regionale. Tra i partecipanti, anche i maggiori esponenti del mondo melicolo altoatesino e trentino e, in rappresentanza delle forze politiche governative nella Regione, l’Assessore provinciale all’Agricoltura Arnold Schuler e il vicepresidente della Regione e Assessore regionale effettivo Giorgio Leonardi. A loro l’onore di dare l’avvio alla produzione completamente automatizzata del primo cassone “ivy”. Leonardi e Schuler hanno voluto sottolineare quanto sia importante intraprendere con decisione la direzione verso la piena sostenibilità: “Qui si danno segnali sostenibili per un prodotto regionale di qualità – nello spirito di una visione moderna e sostenibile della Regione Trentino-Alto Adige”.

Sostenibilità ed economia circolare

In veste di esperto del mondo della mela, il noto specialista e autore di testi tematici Kurt Werth ha illustrato un excursus della storia della logistica della mela – dai “Kreben” (gandi cesti di cimini che potevano contenere fino a 50 kg di mele) alle cassette di legno con capienza di ca. 25 kg (“Harass”) fino ai moderni cassoni in plastica per alimenti. La storia della logistica della mela è strettamente legata alla ditta PALBOX. L’azienda con sede a Egna detiene una percentuale vicina al 90%, in Regione, per la produzione di cassoni per mele. Questo il commento del Direttore PALBOX, Markus Telch: “Abbiamo accompagnato il mondo della mela in veste di partner per la logistica proponendo soluzioni sempre innovative per un’evoluzione all’insegna della sostenibilità. Con il nuovo cassone per mele “ivy” facciamo un altro passo in avanti verso un futuro ancor più innovativo e sostenibile”.

Il responsabile di produzione PALBOX Daniele Scherbi così si è espresso, a proposito di “ivy” e del sofisticato modello di economia circolare: “Il nuovo cassone per le mele viene prodotto con PEHD (polietilene ad alta densità) destinato all’utilizzo per alimenti, che ha una durata prolungata nel tempo per poter poi essere ritirato – secondo i criteri dell’economia circolare, sottoposto a macinazione e riciclato al 100 % per la produzione di altri oggetti”. Il nuovo prodotto “ivy” ha ottenuto il marchio “Plastica seconda Vita” dall’IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo) che per primo, in Italia e in Europa, ha introdotto i concetti di qualità e tracciabilità.

“Sappiamo tutti quanto sia importante proteggere e tutelare il nostro pianeta e con esso lo spazio vitale delle generazioni a venire. Il cambiamento climatico ci pone davanti a enormi sfide e dobbiamo avere un approccio più rispettoso nei confronti delle risorse naturali. La plastica e i polimeri sintetici rappresentano un grave problema per l’ambiente, se utilizzati in modo non corretto e se non vengono smaltiti secondo le regole o riciclati – si pensi solo alle microplastiche e all’inquinamento dei mari”, ha spiegato il redattore capo del quotidiano Il Sole 24ore, Jacopo Giliberto.

“ivy”: più bello, più leggero, più sostenibile, digitale

Culmine dell’evento è stato la rivelazione “creativa” di “ivy” che è stata accompagnata da un balletto interpretato da Giulia Manica e Christian Balzamà di InDaCo (Independent Dance Company). La giornalista Anna Zangerle ha curato l’intrattenimento della serata. “Ispiratrice del design di “ivy” è stata una pianta rampicante, l’edera. Abbiamo pensato ai cassoni impilati uno sull’altro, che con questo design e con questo colore trasmettono una nuova realtà che si inserisce perfettamente nel panorama”, così Alex Terzariol e Elisabetta Ripamonti di MM Design. In inglese, “ivy” significa infatti “edera”.

I vantaggi del nuovo cassone per mele sono convincenti: grazie all’innovativo processo produttivo, il peso diminuisce del 20 %, il che facilita e migliora lo handling e contribuisce ad una maggior sicurezza sul lavoro; il calo di peso durante la produzione corrisponde a una riduzione di CO2 che raggiunge il 60 % e l’applicazione di un tag RFID garantisce non soltanto la tracciabilità in ambito logistico, ma consente anche il monitoraggio dell’utilizzo del cassone evitando inoltre la necessità di ricorrere a un’etichetta stampata. La produzione di un cassone per mele “ivy” con un processo ultramoderno e completamente digitalizzato di stampaggio a iniezione secondo il piano di transizione 4.0, richiede solamente 120 secondi.

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