Inps, l'assegno di cura non fa reddito: soddisfazione unanime

«Un atto di giustizia. L’assegno di cura provinciale è ora trattato alla pari dei provvedimenti di assistenza economica erogati a livello nazionale»: così i sindacati dei pensionati di Asgb, Cgil-Agb, SgbCisl e Uil-Sgk, che ricordano come il provvedimento, su indicazione ministeriale, disponga non solo l’esclusione degli importi dell’assegno di cura dal computo del reddito, ma anche l’annullamento degli indebiti già comunicati dall’Inps. Soddisfazione quindi per il risultato raggiunto grazie all’azione congiunta tra sindacato locale e nazionale e alle sinergie tra istituzioni locali, Inps regionale e provinciale, e la deputata Luisa Gnecchi: «A dimostrazione – si legge in una nota – che la collaborazione fra organismi, seppure portatori d’interessi diversi, porti a risultati positivi».

«Dopo 10 mesi di incontri con l’assessorato provinciale sanità, con la direzione dell’ Asse e dell’Inps, siamo riusciti a modificare la decisione dell’Inps di inserire l’assegno di cura nel Red. Questa decisione, in contrasto con quelle nazionali che escludono dall’ inserimento nell’Isee tutti gli aiuti economici, di carattere nazionale o regionale, erogati alle persone non autosufficienti, avrebbe portato numerosi pensionati e quanti con handicap ad essere penalizzati dai provvedimento di welfare locale”, concludono i sindacati in una nota congiunta».

Soddisfatta anche l’assessora Martha Stocker informa che «Grazie ai numerosi interventi da parte della Provincia la direzione generale dell’INPS ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in base alla quale l’assegno di cura non viene calcolato ai fini del reddito». Dato che l’assegno di cura rappresenta una prestazione integrativa che esiste solamente in Alto Adige la situazione dal punto di vista dell’INPS era ritenuta poco chiara sotto il profilo fiscale.

L’argomentazione in base alla quale l’assegno di accompagnamento, anche se di importo inferiore, ha la stessa funzione dell’assegno di cura e non viene mai considerato come reddito, sinora non era stata accettata da parte dell’INPS, ed ogni anno si sono verificate delle controversie. La decisione definitiva, espressa dalla direzione generale dell’INPS, chiarisce la situazione, il parere del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 2016 viene accolto dall’Istituto e quindi l’assegno di cura non viene considerato come reddito.

In questo modo decadono tutti i ricorsi pendenti presso la commissione dell’INPS, una notizia questa particolarmente gradita ai pensionati.

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