Impianti di risalita, più sostegno ai piccoli comprensori

L’importanza non solo turistica, ma anche sociale, dei piccoli impianti di risalita di paese, i nuovi criteri per i contributi ai comprensori sciistici per quanto riguarda gli investimenti in impianti di innevamento, gatti delle nevi, reti di protezione, bacini idrici, impianti di risalita. Questi i temi al centro della conferenza stampa di questa mattina (29 marzo) a Nova Ponente, nel corso della quale il presidente, Arno Kompatscher, ha sottolineato che “per l’Alto Adige è un privilegio poter avere ancora questi piccoli impianti di risalita nei paesi. Da molte altre parti non ci sono più, e ne sentono la mancanza: per questo la Provincia ha deciso di dare priorità agli skilift di paese e ai piccoli comprensori nel nuovosistema di incentivi“. Kompatscher, inoltre, ha ricordato che “proprio su queste piste si formano gli sciatori, e i campioni, di domani”.

Impianti di risalita, i criteri dei fondi

La direttrice Manuela Defant ha spiegato i criteri che stanno alla base del nuovo sistema di contribuzione agli investimenti gestito dalla Ripartizione economia, e che riguardano tutto ciò che non è impianto di risalita. Dagli 8,5 milioni del 2016 si è passati ai quasi 11,5 milioni del 2017, il 90% dei quali viene utilizzato per l’acquisto di impianti di innevamento artificiale. “I piccoli comprensori – ha spiegato la Defant – ottengono contributi fino all’80% del totale, in modo tale da consentire loro di effettuare investimenti che altrimenti non sarebbero in grado di sostenere. In futuro i mezzi finanziari a disposizione saranno sempre di meno, e dunque era necessario rivedere il sistema per renderlo il più efficiente possibile”.

Impianti di risalita, sei categorie

I nuovi criteri in vigore dal 2018 prevedono la suddivisione in 6 categorie a seconda della capacità di trasporto persone: la categoria A, che è quella degli impianti che fungono anche da servizio pubblico (ad es. la funivia Postal-Verano), riceverà contributi sino al 90% dei costi ammessi, mentre la categoria degli skilift di paese otterrà incentivi sino all’80%. La percentuale scende poi al 45% per le categorie B (piccoli comprensori come Reinswald) e C1 (comprensori medio-piccoli come la Val Senales). Avanzando nelle dimensioni dei comprensori si arriva a contributi massimi del 15% per i comprensori medio-grandi come Alpe di Siusi e Obereggen, e nessun contributo pubblico per i grandi comprensori come la Val Gardena o Plan de Corones.

Per quanto riguarda gli investimenti negli impianti di risalita, il cui sistema di incentivazione è gestito dal Dipartimento mobilità, l’assessore Florian Mussner ha sottolineato che “nel 2017 gli stanziamenti sono stati nell’ordine dei 9,8 milioni di euro”. Per quanto riguarda i piccoli skilift di paese, Martha Gärber ha ricordato che sono 39, “i due terzi dei quali si trovano nelle zone più deboli dell’Alto Adige, dal punto di vista infrastrutturale. Ecco perchè questi impianti svolgono un’importante funzione sociale e anche economica”. I risultati? A Nova Ponente, ad esempio, nel 2017 sono stati investiti quasi 800.000 euro, e a stagione non ancora conclusa, il numero degli utenti sono cresciuti in maniera considerevole passando da 77.500 a 83.400 (vedi grafico in allegato). Ai seguenti link la possibilità di scaricare video e interviste in alta risoluzione

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