Imi agevolata: cittadini costretti a esibire documenti già in possesso della Pubblica amministrazione per averla

Faccia a faccia con l’Ufficio Tributi del Comune di Bolzano per chiedere più efficienza nella gestione dei dati dei contribuenti. Questa mattina una delegazione dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bolzano, guidata dal Presidente Richard Burchia, ha incontrato la dottoressa Sonja Pichler, direttrice dell’Ufficio Tributi del Comune e il ragioniere capo dottor Fabio Bovolon. Al centro dell’incontro la prassi secondo la quale la Pubblica amministrazione chiede ai cittadini, e quindi spesso ai professionisti che li assistono, documenti che sono già in suo possesso.

Imi agevolata: il paradosso

«Il caso più grave – spiega il Presidente Richard Burchia – riguarda i contratti di locazione. Qualora il cittadino, ad esempio, voglia usufruire dell’aliquota agevolata, alla stipula e ad ogni rinnovo di contratto gli uffici comunali sono costretti a pretendere la trasmissione dell’atto già in possesso dell’Agenzia delle Entrate». Il danno non è solo nella perdita di tempo ma rischia di tradursi in un esborso di denaro: se l’atto non viene esibito infatti il cittadino non può usufruire dell’agevolazione. «Questo è in palese contrasto con la norma che prevede che la PA non possa chiedere al cittadino un documento già in suo possesso», sottolinea Burchia.

Documenti della Pa: cosa dice la legge

Dal 1° gennaio 2012, le Pubbliche amministrazioni non possono infatti più richiedere ai cittadini la presentazione di documenti detenuti da altre Pubbliche amministrazioni. L’eventuale richiesta di documenti deve essere acquisita direttamente dalle amministrazioni pubbliche o, in alternativa, potrà essere richiesta la produzione solo di dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell’atto di notorietà al cittadino. La novità è stata introdotta dall’articolo 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011, n. 183, che ha modificato il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445).

Un tavolo a tre per risolvere il problema

Per quanto riguarda il caso delle locazioni Comune e Ufficio Tributi del Comune hanno concordato la necessità di promuovere un tavolo a tre con l’Agenzia delle Entrate per la risoluzione della problematica. «Insieme – sottolinea il presidente dell’Ordine – potremo verificare se, tenuto conto della peculiarità territoriale dell’Imi, il problema è risolvibile e se ci sono ulteriori problematiche tecniche ed informatiche da affrontare. Siamo sicuri che con la buona volontà la situazione possa trovare un esito positivo a vantaggio di tutti».

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