Il pasticcio brutto della Convenzione

Altro che terzo statuto di autonomia: l’esito della Convenzione dei 33 rischia di essere una lenzuolata di proposte di modifica annacquate. I nodi sono venuti al pettine ieri e il vulnus del processo pare essere ab origine: come ha fatto notare l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder uno dei problemi principali è che la legge che istituisce la Convenzione non prevede una votazione, con l’individuazione di una maggioranza e minoranza sulle singole proposte, ma la ricerca estrema di un consenso. Problemi che si intraleggono anche nella nota ufficiale che si intitola «Non destare false aspettative». «Cosa si dovrà presentare, entro un anno, al Consiglio provinciale? Come sarà il documento finale prodotto dalla Convenzione dei 33?  Come si lavora secondo il principio del consenso?». Insomma la Convenzione mette le mani avanti: non aspettatevi troppo. In una Provincia-Stato che va avanti a Referendum ed elezioni quasi inutili forse potremmo iniziare a pensare che ci sia qualche problema di governance.

Il principio del consenso

Nella discussione di ieri all’Eurac, ampio spazio di discussione è stato dedicato al principio del consenso, che secondo la legge provinciale 3/2015 deve rappresentare la cornice di lavoro della Convenzione. Diversamente dal metodo di lavoro seguito in Consglio provinciale, non sono previste votazioni di tipo parlamentare: le proposte elaborate dalla Convenzione dei 33 devono trovare un consenso tramite la discussione. Se per determinate proposte la Convenzione non dovesse parlare con una sola voce, allora – secondo la legge – esiste la possibilità di sottoporre al Consiglio provinciale di Bolzano più di una proposta.

Cosa uscirà dalla Convenzione

Si è inoltre proceduto a tematizzare l’incarico della Convenzione dei 33. Il documento finale della Convenzione, contenente proposte relative ad adattamenti istituzionali e alle necessarie integrazioni dello Statuto di Autonomia, dovrà essere trasmesso al Consiglio provinciale di Bolzano. Secondo il presidente Christian  Tschurtschenthaler, obiettivo dei lavori della Convenzione dei 33 è dare una buona base al Consiglio provinciale di Bolzano, che in quanto organo legislativo è sovrano in quest’ambito. Egli ha quindi invitato tutti i componenti e le componenti della Convenzione dei 33 a riflettere, da qui alla prossima sedura, sulla modalità di lavoro proposta e sui temi da trattare concretamente nel corso dell’anno. Tschurtschenthaler ha sottolinesto la necesstà di cominciare a trattare i contenuti già con la seduta di giugno. Prossima seduta il 28 maggio con il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che illustrerà il suo punto di vista.

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