Numeri ridotti, ticket online e niente sport: il Lido di Bolzano riapre a metà

Sarà contingentato negli ingressi, avrà un parco divertimenti ridotto e non si potranno fare abbonamenti. Ma in ogni caso da domani, venerdì 5 giugno, aprirà. E con l’inaugurazione del Lido di Bolzano possiamo dire che inizi ufficialmente l’estate in città. Dopo la pubblicazione dell’ordinanza comunale con cui sono state stabilite le norme per l’utilizzo della struttura, l’assessore allo Sport Angelo Gennaccaro ha potuto ufficializzare la tanto attesa riapertura dell’unica piscina cittadina all’aperto: «Tornare ad aprire il Lido, seppur con le limitazioni imposte dalla situazione di emergenza sanitaria, è comunque sempre una gran bella notizia» ha osservato l’assessore comunale.

L’ingresso in piscina quest’anno sarà infatti soggetto a regole rigide sia per gli operatori che per i bagnanti. La capienza massima della struttura è stata fissata a 1.500 persone e nelle due piscine di 50 metri, potranno fare il bagno contemporaneamente in non più di 140. L’accesso al parco divertimenti è poi limitato a 35 persone e non verranno messi in funzione né il canale di flusso, né gli scivoli, né i getti di massaggio.

I ticket online

Ma le novità non finiscono qui. A partire dall’8 giugno i visitatori potranno prenotare il biglietto d’ingresso online fino a un massimo di mille ticket al giorno. I rimanenti 500 possono essere acquistati in modo tradizionale alle biglietterie. Secondo Gennaccaro, dovrebbe essere possibile acquistare i biglietti online anche tra un mese, ma potrebbe volerci un po’ di tempo. «Il tempo necessario a implementare un sistema telematico e informatico piuttosto complesso, tanto più per un ente pubblico che deve attenersi a regole piuttosto rigide in materia» continua Gennaccaro.

Per garantire un accesso equo, quest’anno non sarà possibile sottoscrivere abbonamenti. Per quanto riguarda infine le attività sportive, quest’anno al Lido non si potrà giocare né a calcio né a pallavolo, nemmeno nelle aree ad esse specificamente riservate. Oltre ai campi sportivi, anche gli spogliatoi non saranno accessibili.

Andreas Inama

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