I bracci bionici di Unibz alla Maker Faire

Bracci bionici creati con la stampante 3D e droni per trasportare rifornimenti ai rifugi in alta quota. Questo fine settimana una delegazione esporrà l’innovazione dal basso nata in unibz alla Maker Faire di Roma, un evento internazionale che, alla passata edizione, aveva attratto oltre 100.000 visitatori.

Gli organizzatori dell’evento che, dal 14 al 16 di ottobre, si tiene alla Fiera di Roma lo definiscono come “il più importante spettacolo al mondo sull’innovazione che celebra la cultura del “fai da te” in ambito tecnologico alla base del “movimento makers” (…) il luogo dove maker e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte”. Gli ambiti in cui l’inventiva dei partecipanti trova espressione sono i più diversi, dalla medicina all’alimentazione, dalla musica alla manifattura digitale, sempre a cavallo tra tecnologie informatiche e artigianato. Ciò che accomuna i partecipanti è la genialità e un pizzico di anarchia che li spinge a battere strade originali e a dare concretezza a progetti apparentemente visionari.

Quest’anno, per la prima volta, sarà presente con un proprio stand anche la Libera Università di Bolzano che è stata una delle università italiane scelte, tramite bando, dalla CRUI. Della rappresentanza fanno parte il prof. Alessandro Narduzzo e il designer Simone Simonelli, promotori del Bitz, il fablab di unibz, i collaboratori del Maker Space della Facoltà di Scienze e Tecnologie (guidati dalla prof.ssa Barbara Russo e dal designer Angelo Ventura) e il team della Flying Basket, una start up nata dall’iniziativa dei fratelli Matthias e Moritz Moroder, entrambi ex-studenti unibz (Facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche e Facoltà di Economia).  La delegazione di unibz presenterà il Fablab, il nuovo luogo dei maker in Alto Adige che unibz ha inaugurato con una serie di workshop durante la Lunga Notte della Ricerca e una delle creazioni del Maker Space della Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche: il braccio bionico creato con la stampa 3D e controllato da un microprocessore Arduino. Completano la squadra altoatesina i tre dipendenti di Flying Basket, la start-up che ha costruito droni ad altissime prestazioni che – anticipando quanto Amazon aveva annunciato di volere fare con le consegna domicilio degli ordini – sono ora già in grado di trasportare rifornimenti ai rifugi di alta montagna: una soluzione avveniristica ai problemi logistici ed economici di questo tipo di strutture.

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