Hotspot in arrivo, ma il consiglio discute di colonnine per alimentare pc e smartphone

Colonnine per l’alimentazione di computer, palmari e smartphone installati dalla Provincia. Questa la richiesta che il consigliere Alessandro Urzì ha avanzato in consiglio provinciale: che la Provincia si facesse apripista, come già accaduto in altri settori, nella promozione dell’installazione sul territorio provinciale di colonnine per l’alimentazione attraverso ogni tipologia di attacco dei diversi marchi commerciali di computer, parlare, telefonini, con hot spot annessi per favorire l’idea di un Alto Adige tecnologico e promotore della comunicazione. Urzì ha sottolineato che questo avviene giá in alcune città e aeroporti europei, e che il sistema sarebbe alimentato ad energia solare. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha sostenuto che la proposta é positiva, ma c’è non solo le difficoltá pratiche dovute al fatto che ogni dispositivo ha sistema di ricarica diverso, ma il pericolo, verificato dove giá il sistema viene utilizzato, si sottrazione dei dati con questo sistema. È necessario quindi che sia garantito lo standard di sicurezza.
Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-Ladinien) ha condiviso l’idea di moltiplicazione degli hot-spot, e anche la proposta di una colonnina per la ricarica, ritenendo che il pericolo di sottrazione di dati non cambi rispetto alla presenza di wi-fi, sistema che tra l’altro in futuro permetterà la ricarica anche senza cavo. Non bisogna dare per scontato che i cittadini abbiano un comportamento disonesto. La cosa più semplice sarebbe mettere a disposizione delle prese di corrente. Pöder ha quindi sostenuto la mozione. L’assessorabollette energia Waltraud Deeg ha ritenuto interessante la discussione, aggiungendo che la Giunta é in dirittura d’arrivo in quest’ambito: da un anno e mezzo si sta lavorando in maniera trasversale per realizzare proprio l’installazione di hot spot pubblici in tutti i Comuni e nelle infrastrutture pubbliche, mentre si considera anche la problematica relativa alla presenza della rete wlan nella scuole pubbliche. L’assessora ha quindi respinto la mozione.  Urzì ha replicato che ormai viene sistematicamente data la stessa risposta, ovvero “che la Giunta si é giá attivata”. ha chiarito che nella sua mozione gli hotspots sono secondari, la richiesta principale riguarda le colonnine di alimentazione.  La mozione é quindi stata respinta con 6 sì, 17 no e 6 astensioni.

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