Diciassette giovani stagionali si prendono cura dei parchi naturali in Alto Adige

Quest’estate sono 17 i giovani stagionali che operano come responsabili delle riserve naturali nei sette parchi naturali dell’Alto Adige. Il loro compito principale è sensibilizzare i visitatori sugli obiettivi delle aree protette nonché incoraggiarli a conoscere meglio la natura e l’ambiente al motto di “Ciò che si conosce e si apprezza, si protegge anche”. I giovani responsabili lavorano nell’area protetta e nei centri visite dove si occupano di svariate mansioni: condurre visite guidate ed aiutare nell’organizzazione di eventi, supervisionare il laboratorio per bambini Daksy, realizzare progetti con i servizi giovani e organizzare giornate ricreative nella natura assieme ai ranger. “Il motto dell’iniziativa ‘Ciò che si conosce e si apprezza, si protegge anche’ non potrebbe essere più appropriato. Sono molto contenta quando i bambini e i giovani hanno l’opportunità di essere coinvolti attivamente nel preservare la natura, dato che loro saranno i responsabili del paesaggio in futuro”, sottolinea l’assessora provinciale competente Maria Hochgruber Kuenzer.

Giovani stagionali parchi Alto Adige

I responsabili stagionali dell’area protetta mentre forniscono informazioni in uno stand informativo al Lago di Braies

In occasione della giornata “Venerdì per la natura”, tenutasi lo scorso 30 luglio, i ragazzi hanno avuto la possibilità di effettuare la manutenzione del biotopo Schgumser Möser vicino a Cengles, una frazione del comune di Lasa, con l’aiuto degli esperti: un prato è stato falciato, un salice è stato decespugliato e una pianta di mirtillo rosso – dannosa per l’ecosistema locale – è stata sradicata. Tutti gesti importanti per far sì che le piante e gli animali continuino a vivere in un ambiente a loro favorevole. L’idea è nata dal gruppo per la protezione ambientale della Val Venosta con il supporto del Servizio Giovani, della comunità della Val Venosta, dell’ispettorato forestale di Silandro e dei dipendenti dell’ufficio natura. Per proteggere questi habitat particolare e fragili, in Alto Adige sono stati designati sette parchi naturali e sono state istituite altre riserve naturali, monumenti naturali e biotopi. “I giovani diventano essi stessi attori nella conservazione del paesaggio facendo esperienza come responsabili stagionali di aree protette o partecipando a giornate d’azione come al biotopo Schgumser Möser e così facendo imparano che la protezione dell’ambiente non è qualcosa di astratto, ma ci sono molte opportunità che permettono di  essere coinvolti personalmente nel preservarlo”, spiega Leo Hilpold, direttore dell’Ufficio natura.

Giovani parchi naturali Alto Adige

I volontari della campagna “Venerdì per la natura” mentre tagliano il prato umido del biotopo Schgumser Möser.

Ti potrebbe interessare