Il giro delle tre chiese nelle Giornate FAI di Primavera a Bolzano

600 aperture in oltre 300 città in tutta Italia, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Il FAI riparte sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, con le Giornate FAI di Primavera. La Delegazione di Bolzano propone un “giro delle tre chiese” che si snoda lungo antiche sedi stradali rimaste praticamente immutate nei secoli e per questo di grande valore storico. Gli Apprendisti Ciceroni, recuperando ciò che hanno preparato per l’edizione 2020, propongono per una settimana intera visite virtuali nella Casa della Pesa esclusivamente per studenti.

Partendo da via Rafenstein, vecchia strada che sin dal XI sec. collega l’abitato di Gries con la Val Sarentino e i masi di S. Giorgio sul Guncina, la “passeggiata” proposta dalla Delegazione di Bolzano in occasione delle Giornate FAI di Primavera prevede una prima sosta nei pressi della chiesetta di Sant’Osvaldo sovrastata dalla torre Treuenstein, legata alla caratteristica raffigurazione della Kummernus, la “santa barbuta”. Si prosegue passando accanto allo storico maso Mauracher, attraversando poi il ponte S. Antonio che fungeva da confine tra il Comune di Gries e quello di Dodiciville. Qui si ricorda l’interessante storia del Cotonificio di Bolzano, non più esistente, fondato a metà dell’Ottocento e rimasto attivo fino a fine anni Settanta. Poco più in là si visita la chiesetta barocca di Sant’Antonio che fa parte del complesso di castel Klebenstein e che ha dato nome alla zona. Infine, percorrendo il tratto iniziale della passeggiata di Sant’Osvaldo e passando tra i vigneti si raggiunge una delle chiese più antiche della conca bolzanina, S. Pietro a Karnol/Cornale, caratterizzata dal campanile costruito direttamente sull’abside e dall’interno completamente risistemato nella seconda metà dell’Ottocento, aperta per l’occasione.

“Il giro da noi proposto, non solo è pensato per garantire a tutti i partecipanti il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria”, spiega Mirko Frainer, nuovo capo delegazione per la Provincia di Bolzano, “Ma permette anche di dare risalto alla ritrovata centralità data all’ambiente da parte della fondazione. Essendo anche parte integrante del nome FAI, l’ambiente, e il paesaggio all’interno del quale è racchiuso, viene visto come indissolubile intreccio tra natura, storia e cultura, come sintesi delle scienze umane e naturali.”

“Coraggio, orgoglio e generosità. Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera,” dice Carlo Trentini, Presidente del FAI Bolzano, “Sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown e siamo molto contenti di poter partecipare.”

Inoltre, nella settimana dal 17 al 21 maggio gli Apprendisti Ciceroni che nel 2020 si erano preparati a fare delle visite guidate nella Casa della Pesa (causa Covid le Giornate FAI di Primavera 2020 non potevano svolgersi), recuperano il lavoro fatto organizzando delle visite virtuali per le classi che aderiscono. Le scuole partecipanti sono il Liceo Carducci (classe IV A) e IIS Galilei (classe IVC).

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