FS, piano da 20 miliardi per il rilancio: coinvolto anche l'itinerario del Brennero

Ripartire, una volta finita la crisi, non sarà facile. Riattivare le filiere che trainano il nostro Paese e i nostri territori sarà una sfida da vincere, e che possiamo cominciare a pianificare sin da subito. Osservare adesso quali progetti prendere in mano e potenziare per quando torneremo alla vita di sempre può aiutarci a porre delle solide basi per il rilancio economico e sociale.

In questo senso FS Italiane si è già mosso. Il Gruppo, che ha chiuso un bilancio record nel 2019, è pronto a ripartire con un piano di investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali di oltre 20 miliardi di euro nel 2020. Con una parola d’ordine: accelerazione. Come spiegato dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Gianfranco Battisti al Sole 24 Ore: “La priorità per l’Italia sarà salvare il lavoro e questo possiamo farlo con la collaborazione del Governo, perché stiamo pensando di accelerare i nostri investimenti e favorire il rilancio dell’economia italiana”. Investimenti che partiranno da cinque opere prioritarie in tutta Italia, per un totale di 8,8 miliardi, e che vedono coinvolto anche l‘Alto Adige, e l’asse del Brennero in particolare, via di transito e di trasporto di cruciale importanza per l’EuropaProtagonista sarà il primo lotto della linea di accesso da Sud (Verona-Fortezza) Fortezza-Ponte Gardena che vedrà un finanziamento da 1,1 miliardi di euro.  Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario, circa 25 km, di cui 22 in galleria, dall’interconnessione di Fortezza alla stazione di Ponte Gardena.

FS è pronto inoltre a nominare gli amministratori delegati di RFI e Anas a commissari straordinari pro tempore per garantire l’accelerazione delle procedure amministrative che dovranno seguire il modello virtuoso della Napoli-Bari come procedura accelerata e digitalizzata. Ed un occhio di riguardo la si avrà anche per le economie dei territori. FS sta studiando con il Ministero delle Infrastrutture la possibilità di varare una misura che possa dare ossigeno e capacità finanziaria alle società che eseguono i lavori, riconoscendo un anticipo su quelli ancora da eseguire e tutelando le stazioni appaltanti.

Alexander Ginestous

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