Frutticoltura, la ricerca cresce sull'asse Alto Adige-Bassa Sassonia

Ricerca e innovazione nella frutticoltura, iniziative di marketing per la vendita di prodotti agricoli, cambiamenti climatici. Questi i temi al centro del viaggio in Alto Adige di una delegazione della Bassa Sassonia, guidata dalla Ministra dell’agricoltura, Barbara Otte-Kinast. Ad unire i due territori, di per sè piuttosto diversi, è la frutticoltura, che in entrambe le Regioni ha una enorme valenza economica, storica e culturale. Ad accompagnare la delegazione germanica, l’assessore provinciale Arnold Schuler: “Abbiamo molti punti in comune, che non si limitano alla frutticoltura ma si spingono sino alla tutela della fauna e ai grandi predatori. Per questo motivo il confronto svolge un ruolo di importanza fondamentale“.

Collaborazione nel settore della ricerca

La prima tappa del tour è stata il Centro di sperimentazione Laimburg, che da anni ha intrapreso un percorso di collaborazione con i ricercatori del Centro Estenburg di Jork, cittadina situata lungo il corso del fiume Elba a poca distanza da Amburgo. Entrambe le strutture fanno parte della rete europea di ricerca EUFRIN, e fra i progetti comuni spiccano quelli sui metodi alternativi di conservazione della frutta. Assieme a Schuler, la delegazione si è poi recata in visita presso un’azienda agricola locale, prima di essere sorpresa dal violento nubifragio che ha colpito la zona di Bolzano dove è andata distrutta la quasi totalità del raccolto. “Questi eventi estremi dimostrano quanto sia importante prevenire i rischi in agricoltura. Una sfida sempre più centrale, alla luce degli effetti del cambiamento climatico, che ci impone di rispettare sempre di più la natura“ ha spiegato Schuler.

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