Fondo regionale famiglia e occupazione, 4,4 milioni di euro per 24 progetti altoatesini

Sono 24 i progetti innovativi nel settore sociale e dell’occupazione finanziati con 4,4 milioni del Fondo regionale famiglia e occupazione creato grazie alle restituzioni degli anticipi dei vitalizi da parte dei consiglieri regionali. «La priorità – spiega l’assessora al sociale e al lavoro, Martha Stocker – è aiutare persone che si trovano in difficoltà: disoccupati, studenti che interrompono gli studi, disabili e famiglie con bambini bisognosi di cure». A breve è attesa l’approvazione da parte della giunta regionale, dopodiché i progetti potranno prendere il via.

I progetti per il settore dell’occupazione

I progetti approvati a finanziamento con il Fondo regionale famiglia e occupazione nel settore dell’occupazione sono 13. Uno di questi è pensato, ad esempio, per supportare disoccupati di lungo termine ultracinquantenni. Si tratta di lavoratori, cioè, difficili da collocare, ai quali mancano pochi anni di contributi per raggiungere la pensione, che ora potranno trovare lavoro temporaneo nei Comuni o in altri enti pubblici. Un secondo progetto, invece, si rivolge ai giovani e prevede di realizzare un sito web e un’app. Il progetto stesso è realizzato da persone giovani  e sarà presentato in primo luogo là dove i giovani si incontrano. Rimanendo nell’ambito dell’occupazione, vi sono altri progetti che prevedono  di aiutare i ragazzi che hanno interrotto gli studi a completare il percorso formativo; di dare sostegno a idee imprenditoriali da sviluppare; la promozione dell’apprendimento delle lingue da parte dei disoccupati; corsi di lingua intensivi e progetti  per l’occupazione diretti ai richiedenti asilo e corsi di tedesco e opportunità di formazione nel campo della “cultura popolare” per badanti disoccupate.

I progetti per il settore sociale

Riguardano il tema del lavoro anche alcuni tra gli 11 progetti del settore sociale, che sono diretti all’integrazione lavorativa delle persone in situazioni sociali e familiari difficili, prevedendo consulenze individuali, la riabilitazione professionale e la realizzazione di una banca dati. Un supporto speciale per un trasferimento dalla scuola al mondo del lavoro viene fornito, invece, ai giovani con disabilità. Altri progetti riguardano l’integrazione lavorativa delle donne che hanno subito violenza domestica, il supporto di invalidi civili, il sostegno per la creazione di  opportunità di lavoro per i membri di famiglie sinti e l’accrescimento delle competenze dei richiedenti asilo. Il Fondo regionale, infine, prevede anche interventi per dare sostegno alle famiglie con bimbi affetti da disabilità gravi e multiple, o con bambini e adolescenti autistici, o per creare una rete per l’assistenza precoce in Alto Adige e introdurre un sistema di controllo della qualità del lavoro dei lavoratori domestici.

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