Fondo di rotazione: boom di richieste, a luglio i nuovi bandi

Non è facile costruire un nuovo modello di sostegno all’economia. Soprattutto se è pesante e consistente come in Alto Adige. Si spiega così la difficoltà della giunta provinciale a far decollare il nuovo modello. La meritoria e coraggiosa azione di stop promossa da Arno Kompatscher si scontra ora con la lenta costruzione di un nuovo modello. Passare da contributi a pioggia ad agevolazioni che rispondano ad una politica economica è operazione non facile. Oggi, a Palazo Widmann, in un incontro tra il presidente e le associazione di categoria si è fatto un primo bilancio del nuovo  fondo di rotazione impostato nel maggio 2015. “Sono pervenute più richieste di quelle che ci aspettavamo. Significa da un lato che lo strumento del fondo di rotazione finora è stato ben accolto dalle imprese e dall’altro che siamo in presenza di un’elevata disponibilità ad investire”, ha detto il presidente Kompatscher. Il ricorso al fondo di rotazione si registra in particolare nel settore dell’artigianato.

Nel fondo di rotazione ci sono alcune linee che stanno per diventare operative: la riapertura dei contributi in conto capitale per consulenza e aggiornamento (previste da luglio 2016), i bandi di gara per investimenti (a inizio 2017). Nell’incontro con il mondo economico è stato anche fatto il punto sulla situazione dei contributi arretrati e sul loro smaltimento: “Anche se abbiamo poturo incrementare il volume delle somme vincolate, non siamo completamente soddisfatti della situazione. Perciò è nostra intenzione potenziare in questo ambito sia le risorse di natura finanziaria che quelle riferite al personale”, ha chiarito Kompatscher.

Alla luce delle possibilità offerte dal nuovo regolamento UE di esenzione, sono state prospettate anche nuove iniziative speciali di sostegno, ad esempio per gli esercenti di impianti a fune o per aziende che creano posti di lavoro per apprendisti. “Significato e scopo di queste misure straordinarie è introdurre azioni mirate e in tal modo ottenere precisi effetti incentivanti”, ha concluso Kompatscher.

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