Flashbeing, la piattaforma per lo smart working made in Alto Adige

Con la crescente necessità di lavorare da remoto, sono tante le sfide che un lavoratore deve affrontare in questo periodo, tra cui in particolare quella di scegliere il gusto strumento da utilizzare per organizzarsi e coordinarsi con altre persone. La grossa quantità di strumenti differenti disponibili che uno smart worker dovrebbe conoscere ed imparare ad utilizzare rende questa scelta particolarmente complessa. È proprio per semplificare questo processo che nasce FlashBeing, fornendo una soluzione all-in-one che consente di creare progetti, annotare le attività da fare, tracciarne il tempo di completamento, gestire i propri appuntamenti, comunicare in modo più veloce rispetto alle email, archiviare e condividere file, tutto da un unica piattaforma.

La particolarità di FlashBeing è quella di non essere uno strumento legato all’azienda o istituzione che lo adotta, ma al singolo lavoratore. Di fatto è una piattaforma che una persona utilizza prima di tutto per organizzare sé stesso, per poi collaborare con qualsiasi realtà, creando così il più grande network collaborativo di smart workers in Italia.
Ad oggi già più di 20.000 professionisti usano FlashBeing per organizzare la propria vita lavorativa, tra cui diversi lavoratori autonomi e studi professionali locali.
 
Non solo software: alla base cultura e formazione
Lo smart working è una cultura, una metodologia, non una semplice scelta. Non esisterà mai nessun strumento che farà lavorare in modo efficiente da remoto se prima non si sa come si fa.
Per questo le attività di FlashBeing sono prima di tutto indirizzate a diffondere la cultura dello smart working. Questo processo è iniziato lo scorso dicembre con la pubblicazione del manifesto dei Next Workers (https://flashbeing.com/it/manifesto/), in cui vengono racchiusi i principi cardine che caratterizzano il lavoratore di prossima generazione. Tra questi vene data particolare importanza al bilanciamento tra vita lavorativa e privata, alla responsabilizzazione del lavoratore verso il lavoro svolto e anche all’ecologia, incitando ed eliminare gli spostamenti per andare al lavoro.
Diverse sono le attività on e off-line pianificate da FlashBeing, con workshop specifici per aiutare ad acquisire le metodologie necessarie per gestire al meglio il proprio lavoro da remoto. Il primo progetto pilota è stato avviato lo scorso settembre assieme al Liceo Toniolo di Bolzano, attraverso un programma formativo ad-hoc per sensibilizzare i giovani sul tema dell’organizzazione personale, spesso sottovalutato dal sistema educativo italiano. In questo processo, con la collaborazione del corpo docenti, FlashBeing aiuta gli studenti ad organizzarsi abituandoli a annotare e tracciare il tempo speso per i propri impegni scolastici e sportivi, oltre che rendere più efficace la collaborazione condividendo commenti, file e dispense direttamente all’interno dello stesso strumento di lavoro. Questo approccio innovativo ha permesso agli studenti di essere già pronti all’attività scolastica da remoto, in questi giorni di formazione a distanza per via del decreto legge sul Coronavirus.
 
Gratuita per aiutare le aziende durante l’emergenza Coronavirus
Per aiutare aziende e liberi professionisti, FlashBeing è utilizzabile gratuitamente in tutte le sue funzioni da tutti nuovi iscritti durante il periodo di emergenza del Coronavirus.
Dai canali Facebook e YouTube dell’azienda sono inoltre disponibili quotidianamente nuovi video per spiegare passo per passo come affrontare la migrazione da lavoratore di ufficio a lavoratore da remoto.
 
Pluripremiata da Apple
L’applicazione FlashBeing è stata premiata nel 2017 e 2020 da Apple tra le migliori applicazioni su App Store. È utilizzabile direttamente da web all’indirizzo https://flashbeing.com o tramite le applicazioni ufficiali per iOS, Android, macOS e Windows 10.

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