Fisco sostenibile, amministrazione moderna, internet: le tre riforme che gli imprenditori chiedono alla politica

Benessere, qualità della vita, occupazione e servizi pubblici sono i punti di forza dell’Alto Adige. Il Consiglio Generale di Assoimprenditori si è riunito per la prima volta dopo l’Assemblea generale dello scorso giugno e ha invitato la politica locale a percorrere con decisione la strada delle riforme per mantenere il territorio all’avanguardia e competitivo a livello internazionale. Il Presidente Stefan Pan insieme a imprenditrici e imprenditori (la composizione completa del Consiglio Generale di Assoimprenditori Alto Adige è disponibile qui) ha delineato le priorità su cui puntare per i prossimi anni attraverso il dialogo con la politica ed i partner sociali.

Assoimprenditori, peso fiscale sostenibile

L’Alto Adige è tra le 20 regioni più ricche d’Europa, i consumi sono tornati a salire, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,8% e il bilancio provinciale è cresciuto a livelli record grazie alle maggiori risorse prodotte dal positivo andamento dell’economia. Questi dati confermano che l’alleggerimento del carico fiscale è il miglior sostegno per famiglie e imprese. Su questa strada bisogna proseguire. L’Alto Adige può puntare a tornare ad avere l’aliquota Irap più bassa d’Italia adeguandola all’attuale aliquota vigente in Provincia di Trento (2,3%). Per quanto riguarda l’Imi, è necessario garantire regole uguali per tutti portando l’aliquota del 0,56% sui capannoni industriali a quella vigente per attività agricole (0,2%). L’azzeramento dell’addizionale regionale Irpef rappresenta un ulteriore possibilità di intervento. Oneri fiscali e parafiscali dovranno essere ridotti anche per quanto riguarda l’incidenza sui costi dell’energia: qui l’impegno sarà soprattutto a livello nazionale attraverso Confindustria.

Amministrazione moderna

Famiglie e imprese hanno bisogno di un’amministrazione semplice, veloce e vicina ai loro bisogni. Quest’obiettivo va perseguito a tutti i livelli del settore pubblico – dall’amministrazione provinciale a quella dei Comuni o quella di enti e società partecipate. È indispensabile liberare risorse a livello amministrativo per impiegarle lì dove sono più necessarie. Lo stesso vale per la riforma sanitaria: l’unificazione in un’unica azienda delle attuali cinque strutture amministrative, la centralizzazione degli acquisti o l’adeguamento del sistema informatico non possono più essere rinvitati. Garantire servizi pubblici efficienti anche alle generazioni future significa fare scelte responsabili orientate alla sostenibilità: bisogna puntare ad avere centri di competenza di eccellenza distribuiti su tutto il territorio per valorizzare anche la periferia. Normative chiare e semplici che permettano di fare impresa sono il presupposto per uno sviluppo equilibrato dell’Alto Adige, a partire dalle riforme di ambiti importanti come la sicurezza sul lavoro, l’urbanistica o gli appalti pubblici. Territori limitrofi possiedono best practices che possono essere adottate con successo anche in Alto Adige.

Alto Adige in rete

Per rispondere al meglio ai repentini mutamenti imposti dallo sviluppo tecnologico e dalla digitalizzazione, l’Alto Adige ha bisogno di una connessione internet veloce e affidabile che copra tutto il territorio. Provincia e Comuni devono accelerare e le imprese sono pronte a lavorare in stretta partnership mettendo a disposizione il proprio know-how. Per essere una terra aperta la raggiungibilità è un elemento imprescindibile che va garantito a tutti i livelli, sostenendo progetti infrastrutturali e coinvolgendo la popolazione con trasparenza e oggettività per arrivare a decisioni condivise. Pubblico e privato si completano a vicenda: insieme rendono più forte un territorio. Mettere in rete i punti di forza di entrambi, promuovere la collaborazione tra aziende ed enti di ricerca e tra aziende di settori e dimensioni diverse è un’opportunità per rendere l’Alto Adige più competitivo.

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