Festival Bolzano Danza, cala il sipario sulla 41 edizione e già si guarda al 2026. Le anticipazioni

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Bolzano. E’ calato il sipario venerdì 1 agosto scorso sulla quarantunesima edizione di Bolzano Danza, la prima del triennio diretto dal duo Anouk Aspisi e Olivier Dubois. Oltre a presentare artisti e compagnie di respiro internazionale  (Ballet Preljocaj, Gisèle Vienne, Mette Ingvartsen, François Chaignaud) l’edizione 2025 ha rafforzato il legame con il territorio e la comunità locale che da sempre contraddistingue il Festival grazie a progetti nuovi ed inediti come ExtraDanza — grande festa della danza che ha riunito centinaia di appassionati sui Prati del Talvera —, BoDA — il nuovo cuore pulsante della manifestazione, che ha saputo ridare vita al centralissimo Parco dei Cappuccini — e gli Open Lab.
Anche se il Festival si è appena concluso, i direttori artistici già guardano alla prossima edizione:”Nel 2025 abbiamo sollevato un soffio con Insurrection, primo atto di una trilogia immaginata come un movimento: dal turbamento alla riconciliazione. Nel 2026 apriremo Horizon, secondo atto: un tempo per consolidare una comunità sensibile, porosa, gioiosa — che reinventa insieme, crea insieme e mantiene lo sguardo aperto verso il futuro” . Tra le anticipazioni si segnala l’opera della coreografa danese Mette Ingvartsen, che presenterà Skate Park, “un’opera energica e urbana accompagnata da un laboratorio con skater locali. Più performance animeranno il cuore della città, trasformando Bolzano in un palcoscenico vivo e condiviso” spiegano Anouk e Dubois, che continueranno a proporre anche momenti di ibridazione tra musica dal vivo e danza contemporanea. Inoltre,  l’evento ExtraDanza “assumerà una portata nuova: più ampia, più gioiosa, più aperta, riunendo abitanti e visitatori attorno alla danza come linguaggio comune”.

Immagine in apertura: Cie AmieAmi, La reverdie
Foto Bolzano Danza/ Andrea Macchia 

 

 

 

 

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