Qui è tempo di “Faschingskrapfen”: i “bomboloni” di Carnevale

In Alto Adige è tempo di “Faschingskrapfen” i krapfen di Carnevale. Nel resto d’Italia non sono collegati al Carnevale e, più spesso, sono chiamati “bomboloni”: alte frittelle dolci ripiene di crema o marmellata, o, più raramente, di cioccolato o crema al pistacchio. In altri luoghi di Europa li chiamano “Berliner”, mentre sulle spiagge portoghesi vengono venduti da numerosi ambulanti al grido di “Bolinhas” o “Bola do Berlin”.
La precisazione sudtirolese che li collega al Carnevale è dovuta al fatto che in provincia di Bolzano possono essere dolci o salati, possono essere serviti caldi o freddi, e possono contenere ogni tipo di ripieno. Non assomigliano minimamente ai classici “Faschingskrapfen”, non sono alti e coperti di zucchero, ma possono essere a forma di ravioli, di biscotti, di “sfrappole” o frittelle. I ripieni cambiano da valle a valle dell’Alto Adige: ricotta, semi di papavero, mele, castagne e persino crauti o formaggio, oppure vuoti. Non esistono regole precise, paese che vai, krapfen che trovi.
Particolarmente intriganti risultano i krapfen della Valle Aurina. Sono ripieni di Graukäse, il formaggio tipico della valle che coagula senza l’utilizzo del caglio, grazie all’acidificazione del latte. Un sapore forte e molto, molto, diverso dai bomboloni alla marmellata. Si consiglia di non ordinarli insieme a un cappuccino.

Immagine di apertura: (c) Venti3

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