Expo, Fondazione Mach protagonista del nuovo polo di ricerca

C’è un pezzo di eccellenza della ricerca del Trentino Alto Adige nel futuro dell’area Expo di Milano, appena conclusasi l’esposizione universale il 31 ottobre. Si tratta della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige che, nel piano anticipato dal premier Matteo Renzi per trasformare i terreni che hanno ospitato l’evento globale in un hub della ricerca, è uno dei tre enti protagonisti insieme all’Istituto italiano tecnologia di Genova e all’Institute for international interchange di Torino.

Fondazione Mach

Fondazione Mach

Il piano sarà presentato domani a Milano e si intitola Human Technopole. Italy 2040, e avrebbe al centro un polo della ricerca applicata, dedicato all’alimentazione ma anche a tutte le competenze in grado di contribuire all’allungamento della vita e al benessere. A guidare il nuovo polo sarà dunque l’Istituto italiano tecnologia di Genova, guidato dal fisico Roberto Cingolani, coadiuvato dai due centri di Torino e Trento.

La Fondazione Edmund Mach continua gli scopi e l’attività dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, fondato dalla Dieta del Tirolo il 12 gennaio 1874, e del Centro di ecologia alpina, istituito con legge provinciale nel 1992. È una vera e propria cittadella dell’agricoltura che si estende su campus di circa 14 ettari con aule, serre, laboratori, uffici e 70 ettari di area verde, a 16 chilometri a nord di Trento, nel comune di San Michele all’Adige, attorno a un’antica abbazia. L’ente è presieduto dall’agronomo Andrea Segrè, che all’Università di Bologna è direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari, ed è fondatore dello spin off Last Minute Market, eccellenza nel recupero degli sprechi alimentari.

La Drosofila Suzuki è un altro «nemico» della produzione agroalimentare di montagna, un moscerino di origine giapponese che deposita le uova nei frutti in maturazione. Alla Mach di San Michele all’Adige si sta studiando un parassitoide, un insetto autoctono del Trentino che a sua volta pare in grado di deporre le uova nelle larve della Drosofila Suzuki, mettendole fuori gioco.

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