Eurac e NOI Techpark, legame sempre più stretto. Ecco i numeri della ricerca

Lo scorso anno Eurac Research ha stretto nuove collaborazioni ed esteso quelle già esistenti con le università di Bolzano, Innsbruck, Trento e Camerino. Nel frattempo, grazie alla realizzazione del NOI Techpark, si sono aperte nuove opportunità di collaborazione con le imprese: cinque laboratori hi-tech sono già attivi e altri tra cui il simulatore di ambienti estremi terraXcube, seguiranno a breve. Venerdì 25 maggio 2018, in occasione dell’assemblea dei soci, il direttore di Eurac Research Stephan Ortner ha espresso grande entusiasmo per questo laboratorio, in cui sarà possibile fare ricerca già dall’inizio del 2019. Ortner e il presidente Roland Psenner hanno presentato diverse novità positive: rispetto all’anno precedente Eurac Research ha registrato un aumento dei collaboratori (433 rispetto a 391), dei progetti europei iniziati (23 rispetto a 17) e del budget europeo amministrato (46,8 milioni di euro rispetto a 45).

Secondo Roland Psenner questo sviluppo positivo si inserisce in un contesto in cui l’Alto Adige «diventa passo dopo passo un polo di attrazione per i ricercatori e un modello di stimolo reciproco per imprenditoria, artigianato, scienza e cultura». Per raggiungere questo obiettivo è necessaria non solo la presenza del parco tecnologico ‒ in cui dopo gli esperti di energie e di mummie, anche i biomedici di Eurac Research si trasferiranno in futuro ‒ ma anche la collaborazione tra istituzioni. Tra i nuovi accordi in ambito accademico rientrano la cooperazione con il Centro di biologia integrata (Cibio) di Trento nel campo della biomedicina e con l’Università di Camerino sul tema dello sviluppo sostenibile delle aree montane. Con le università di Trento e Innsbruck, infine, sono stati ampliati gli accordi già esistenti sui programmi di dottorato. Attraverso questi programmi, ricercatori giovani e promettenti possono sfruttare le infrastrutture all’avanguardia di Eurac Research e confrontarsi con esperti di alto livello. «Da parte nostra possiamo avvalerci del talento e del lavoro di persone preparate e competenti: al momento oltre 50 dottorandi svolgono attività di ricerca nel nostro centro», spiega Roland Psenner.

Il rapporto attività può essere ritirato gratuitamente alla reception di Eurac Research (viale Druso 1) o scaricato online all’indirizzo http://www.eurac.edu.

 

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