Emergenza affitti, i sindacati: «Chiediamo l'intervento della Provincia»

Secondo il sindacato, le restrizioni giustamente decise e messe in atto, hanno messo in stand by interi settori economici e di fatto la totale o parziale mancanza dello stipendio mensile rischia di creare a tante famiglie problemi nel pagamento puntuale degli affitti, che a Bolzano incidono notoriamente sui bilanci familiari.

Per la Cgil/Agb, il Governo con il “Cura Italia” ha messo in atto interventi sugli ammortizzatori sociali per rispondere alle prime emergenze. Ma nonostante questi provvedimenti le perdite di potere d’acquisto saranno tangibili. L’integrazione ammonta all’80% dello stipendio lordo, ma non può superare il limite massimo che ammonta a 939,89 euro per redditi inferiori a 2.159,48 e 1.129,66 per quelli che superano tale importo.

“Auspichiamo l’intervento della Provincia per chi a causa della sospensione o della perdita di lavoro ha momentaneamente difficoltà a sostenere il costo dell’affitto. Si potrebbe utilizzare il fondo già esistente, mettendo le risorse necessarie, o istituire un apposito fondo Covid-19. Vanno stabilite regole chiare e valutate eventuali morosità pregresse per non premiare comportamenti dolosi per un utilizzo disinvolto della legge. Nel caso di un perdurare della crisi sarebbe utile concedere agli inquilini la possibilità di una rettifica anticipata degli affitti Ipes di fronte a un consistente calo del reddito”, afferma la Cgil dell’Alto Adige.

“Per chi ha in corso un mutuo auspichiamo inoltre che la circolare attuativa della norma decisa dal Governo in aiuto alle famiglie attraverso una sospensione o un dilazionamento del mutuo venga rapidamente emanata per garantire la necessaria certezza sia ai debitori, ma anche alle banche”, così la nota in conclusione.

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