Economia altoatesina: crescita contenuta ma solida, export e turismo trainano la ripresa
Economia. L’economia dell’Alto Adige continua a crescere, anche se con un ritmo più contenuto. È quanto emerge dalla relazione della Banca d’Italia sull’andamento congiunturale delle Province autonome di Trento e Bolzano, presentata il 6 novembre 2025.
Nel primo semestre dell’anno, il prodotto interno lordo altoatesino è aumentato dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, un valore in linea con la media nazionale e leggermente inferiore a quello registrato in Trentino (+0,7%). A sostenere la crescita sono stati soprattutto le esportazioni e un lieve incremento dei consumi interni, mentre gli investimenti sono rimasti sostanzialmente invariati, condizionati dall’incertezza del contesto economico internazionale.
Industria e costruzioni tra stabilità e segnali di rallentamento
Il comparto industriale altoatesino ha mostrato una sostanziale stabilità. Secondo i dati dell’Istituto di Ricerca Economica (IRE) della Camera di commercio, il saldo tra imprese manifatturiere che prevedono un aumento dei ricavi e quelle che stimano un calo è rimasto appena positivo, in linea con il 2024. Le analisi della Banca d’Italia, basate sull’indagine Sondtel, confermano una stabilità dei fatturati, con risultati migliori per le imprese di maggiore dimensione.
Le esportazioni hanno registrato un incremento dell’1,6% rispetto al primo semestre 2024 (contro il -4,0% in Trentino e il +2,1% in Italia), trainate da beni agricoli, industria alimentare e mezzi di trasporto. Al calo dei flussi verso i principali mercati dell’area euro si è contrapposto un forte aumento delle esportazioni verso Romania e altri paesi UE, oltre che verso gli Stati Uniti, dove alcune imprese hanno anticipato gli ordini in vista dell’introduzione di dazi più alti.
Il settore edile, invece, mostra segnali di debolezza: il saldo tra le imprese che prevedono un aumento dei ricavi e quelle che attendono un calo è sceso di 10 punti rispetto al 2024. L’attività è stata comunque sostenuta dagli investimenti pubblici, legati al PNRR e alle Olimpiadi invernali del 2026.
Sul fronte immobiliare, si è interrotta la flessione delle compravendite, mentre i prezzi delle abitazioni sono saliti del 7,0%, più della media nazionale (+4,2%).
Turismo e servizi continuano a crescere
Nel terziario la dinamica resta positiva. Crescono i ricavi di alloggio, ristorazione, commercio e trasporti, grazie anche al rafforzamento della domanda turistica. Nel primo semestre 2025, le presenze in Alto Adige sono aumentate dell’1,6% (contro il +3,1% in Trentino).
L’incremento ha riguardato sia la clientela italiana sia quella estera: in calo i flussi dalla Germania, in relazione al rallentamento dell’economia tedesca, mentre crescono quelli da Polonia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Stati Uniti.
Credito in ripresa e imprese finanziariamente solide
Dopo mesi di cautela, è tornata a crescere la domanda di prestiti bancari. Il tasso medio sui nuovi finanziamenti per investimenti è sceso al 4,2%, mentre quello per esigenze di liquidità si è attestato al 4,9%.
I prestiti alle imprese altoatesine sono aumentati del 2,0% (a fronte del -1,8% di dicembre 2024), trainati in particolare dai servizi legati al turismo e dalle aziende di maggiori dimensioni, mentre risultano in calo per le piccole imprese e per la manifattura.
La situazione finanziaria delle aziende rimane nel complesso solida, sostenuta da una buona liquidità e da livelli di redditività soddisfacenti. Anche la qualità del credito resta elevata: i nuovi prestiti deteriorati si mantengono all’1,1%, con ritardi nei rimborsi pari allo 0,3%, ben al di sotto della media nazionale.
Famiglie: redditi stabili, mutui in aumento e tassi in calo
Nel mercato del lavoro, l’occupazione in provincia di Bolzano è calata leggermente (-0,9%), mentre è cresciuta del 2,5% in Trentino. A diminuire sono soprattutto gli occupati nella manifattura, mentre aumentano quelli nei servizi. Il tasso di disoccupazione resta tra i più bassi d’Italia: 1,9% (contro il 6,7% nazionale).
Il reddito disponibile delle famiglie è rimasto stabile in termini reali, mentre la spesa per consumi è aumentata dello 0,4% (1,0% in Trentino).
I prestiti alle famiglie sono cresciuti dello 0,8% a giugno 2025, in accelerazione rispetto al +0,3% di fine 2024. I mutui per la casa hanno registrato un incremento dell’1,7%, con un costo medio dei nuovi finanziamenti in calo al 3,7% (dal 3,9% di fine 2024).
Risparmio e investimenti
I depositi del settore privato non finanziario sono cresciuti del 3,1%, grazie sia all’aumento dei conti correnti sia dei depositi a durata prestabilita.
Il valore dei titoli delle famiglie custoditi presso le banche è aumentato del 17,1% (contro il +10,5% in Trentino), trainato in particolare dalle quote di fondi comuni di investimento, cresciute sia per quantità che per valore di mercato.
Il quadro tracciato dalla Banca d’Italia restituisce un’Alto Adige solido e finanziariamente sano, che continua a crescere nonostante il rallentamento globale. La spinta arriva da export, turismo e risparmio, mentre le sfide principali restano il rilancio della produttività industriale e un maggiore dinamismo negli investimenti privati.