Ebner investe in VB33: la contromossa alla rivoluzione dell’informazione a Nordest

Media. Athesia si porta a casa anche una televisione. Una notizia che non può che essere accolta con un sorriso da chi, solo qualche mese fa, aveva definito Michl Ebner, Amministratore Delegato di Athesia, “un Berlusconi di provincia in ritardo di trent’anni”.  Detto questo, l’operazione – soprattutto rispetto alle aperture e chiusure del quotidiano “Il Trentino” avvenute in tempi recenti – pare avere orizzonti più ampi di quelli abituali della famiglia Ebner. Ma prima di ogni’analisi, ecco i dettagli:  Ixora team S.r.l., società specializzata nelle comunicazioni on line e Media Alpi Pubblicità’ S.r.l., società specializzata  nella raccolta pubblicitaria hanno acquisito il 75,5% del capitale sociale di B33 S.r.l. azienda editrice di VB33 dalla famiglia Baronio – titolare del Gruppo editoriale Telecolor- che rimane nella società con il 24,5%, stessa percentuale di Media Alpi (Gruppo Athesia), mentre il 51% andrà a Ixora.
L’operazione può essere legittimamente letta come un ulteriore allargamento del già vastissimo potere mediatico e pubblicitario di Athesia anche al mondo televisivo,  o come la “trentinizzazione” di una emittente altoatesina, ma, ampliando gli orizzonti, la mossa di Ebner si inserisce in un momento di grande cambiamento per l’informazione a Nordest. A settembre la Nem-NordEst Multimedia di Enrico Marchi (presidente di Banca Finint e presidente e a.d. di Save) e che riunisce una cordata di grossi imprenditori veneti e friulani di estrazione confindustriale completerà l’acquisizione dei sei quotidiani locali Gedi (Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Messaggero Veneto, Nuova di Venezia e Mestre, Piccolo di Trieste e Tribuna di Treviso più Nordest Economia). Allo studio di Nem c’è, nel giro di un anno, anche l’integrazione societaria con Athesis, società di proprietà confindustriale che edita Arena di Verona, Giornale di Vicenza, Bresciaoggi, Telemantova, Telearena e Radio Verona e sta acquisendo la Gazzetta di Mantova. Un nuovo supergruppo editoriale sta nascendo a Sud del Trentino Alto Adige, unica regione che al momento rimane esclusa dall’operazione di Nem, anche se Italia Oggi, in un articolo di sabato, ipotizza un interessamento strategico della newco anche ad allargarsi a Trento. Quella di Ebner potrebbe essere quindi letta come un’operazione volta, oltre che al completamento della propria offerta pubblicitaria in Trentino, ad erigere un possibile argine contro un nuovo insidioso attore.
Tornando all’ufficialità del comunicato stampa di Media Alpi: “L’obiettivo dell’acquisizione è lanciare una nuova emittente televisiva regionale a vocazione economica, partendo dall’esperienza di Video 33, rinforzata dall’apertura a Trento di una seconda redazione e di un piano editoriale confezionati tenendo conto delle specificità e delle esigenze della comunità trentina. Il progetto di sviluppo dell’emittente, la cui sede verrà trasferita a Trento, poggia su tre fondamenti. Il primo è la massima attenzione per il mondo dell’economia e delle aziende, informando, connettendo e dando voce ai molti che, con il proprio lavoro, contribuiscono alla crescita individuale e collettiva. Il secondo fondamento è la dimensione regionale, vissuta come spazio di pacifica e profittevole area di convivenza tra culture ed economie diverse, ma legate da comuni riferimenti e da comuni interessi.  In ultimo, ma non per importanza, il supporto attivo dell’Autonomia, intesa non  solo  come Istituzione di Autogoverno, ma anche e, soprattutto, come “modo di essere e di agire” delle nostre comunità culturali, sociali e economiche”.
Nell’anno di grazia 2023, non sono molti i territori in cui i principali imprenditori locali investono i propri capitali nella carta stampata e nelle televisioni. Da queste parti lo si continua a fare, comprenderne i motivi è, probabilmente, la parte più interessante.

 

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