Durst, Microtec, Alpitronic: ecco le aziende capaci di trainare il mercato del lavoro altoatesino

Il mercato del lavoro altoatesino è tornato a sorridere. Nella stagione invernale che va da novembre 2021 ad aprile 2022 il lavoro dipendente è aumentato del +9,5% rispetto all’anno scorso. E come riportato dall’ultimo report provinciale, sono state individuate delle singole imprese che dominano la dinamica nella loro zona. In questi due anni, durante i quali la pandemia ha influenzato negativamente molti aspetti della vita quotidiana e anche lavorativa, alcune aziende medie e grandi hanno fatto registrare variazioni di personale abbastanza importanti da influenzare significativamente il livello occupazionale nel loro settore o nel loro territorio.

A livello di singole aziende, in media-alta Val Venosta, quattro ditte – Polyfaser, Recla, Holzius e soprattutto la Hoppe – hanno creato insieme 220 posti di lavoro, incrementando da sole oltre il 10% dell’intero manifatturiero della zona, che senza queste ha avuto una crescita zero. Nel Burgraviato, il devastante incendio presso la Pfitscher a Postal avvenuto agli inizi di marzo 2020, ha fatto perdere in due anni quasi 50 posti di lavoro.

In Val Sarentino, la Sarner Holz ha creato ulteriori 30 posti di lavoro, coperti quasi solo con personale residente fuori dalla valle. La Alpitronic di Bolzano ha creato oltre 150 posti di lavoro. A Laives la Roechling ha visto ridursi il personale di 70 unità. La Karo Druck di Appiano, una tipografia, ha ridotto quasi completamente il proprio personale (-20). Posti difficilmente da sostituire, visto che nell’arco di due anni il settore della tipografia ha perso oltre 100 posti di mille. Ad Egna invece, la Apparatebau ha creato in questi due anni 30 posti di lavoro, occupati prevalentemente da personale non residente.

Pure nella parte orientale della provincia si notano alcune importanti variazioni positive, come per esempio complessivi 130 posti di lavoro in più presso le aziende Microtec, Durst, Duka e Wolf Fenster a sud e nord di Bressanone. Cosí come pure 260 posti in Val Pusteria presso le aziende Intercable, Walterscheid, Zirkonzahn, Unimet e Promet a Brunico (+150), Campo Tures (+60), Gais (+10) e Monguelfo (+40).

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