Durp, modifiche sul regolamento per reddito e patrimonio

Tramite la presentazione della  dichiarazione unificata di reddito e patrimonio (DURP), in Alto Adige i cittadini possono accedere a una serie di prestazioni economiche e agevolazioni tariffarie. Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell’assessora Martha Stocker, ha approvato alcune modifiche al regolamento sulle quali hanno già espresso parere positivo il Consiglio dei Comuni e il gruppo guida DURP. Troveranno applicazione dalla rilevazione dei redditi del 2016, che presumibilmente sarà avviata dal 6 giugno prossimo nei consueti centri di consegna.

Tra le novità importanti nella valutazione totale del patrimonio per il calcolo della DURP vi è l’adeguamento della soglia di rilevazione, fissata a quota 5mila euro, come concordato nel recente incontro tra il presidente Arno Kompatscher, l’assessora Stocker e le parti sociali. «Dall’abbassamento della soglia di rilevazione ci si aspetta di poter valutare in maniera più chiara i dati e la situazione patrimoniale dei richiedenti e di poter gestire il budget sociale a disposizione secondo un principio di maggiore equità», spiegano Kompatscher e Stocker. La soglia di rilevazione non è la  quota esente, ossia l’importo che non viene considerato per calcolare l’accesso alle prestazioni sociali. Gli importi esenti restano anche in futuro collegati alla prestazione specifica e possono variare in base alle prestazioni: per alcune la franchigia può arrivare a 100mila euro, per altre a 20mila e per altre prevedere un ulteriore importo.

Una modifica del regolamento riguarda anche la valutazione della nuda proprietà: saranno sostanzialmente dimezzate le percentuali del valore dell’immobile su cui grava un diritto di usufrutto o di abitazione che sono conteggiate ai fini DURP. Si arriverà pertanto a una minore valutazione della nuda proprietà, che finora invece era relativamente alta.

Per fotografare meglio l’effettiva capacità finanziaria di una famiglia è introdotta una nuova misura: il conto corrente e i depositi a risparmio non vengono più considerati in base alla consistenza alla data del 31 dicembre di ogni anno, bensì secondo un valore medio annuale. Diventa più uniforme anche la valutazione del patrimonio che supera il limite di quota esente: viene conteggiata una percentuale unica del 20% per il patrimonio che oltrepassa le esenzioni previste, indipendentemente dalla consistenza della somma oltre soglia. Finora erano conteggiate due quote del 20% e del 50% del reddito sopra soglia. In questo modo il calcolo diventa più semplice anche per gli uffici.

Le modifiche al regolamento per la DURP ridefiniscono e semplificano anche il concetto di prima casa, che non rientra nel calcolo del patrimonio: mentre finora la definizione era piuttosto complessa e di difficile applicazione, d’ora in poi sono considerati prima casa un immobile ad uso abitativo e due parti annesse (es. cantina o garage), fino a un valore complessivo IMI (imposta muncipale immobiliare) di 150mila euro per nucleo familiare. Finora veniva considerata una sola parte accessoria.

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