Donne, stipendi -10% rispetto gli uomini. Torna l'Equal Pension Day

Terzo appuntamento annuale dell’Equal Pension Day, giornata istituita dall’Alleanza regionale per le pari opportunità sul tema della disparità pensionistica fra uomo e donna e promossa dall’assessorato regionale alla previdenza. Le iniziative per la terza edizione sono state illustrate stamani (18 ottobre) dall’assessora Violetta Plotegher, con l’assessora alle pari opportunità provinciale Martha Stocker, la presidente di Pensplan Laura Costa, la consigliera di parità Michela Morandini e la presidente della commissione pari opportunità Ulrike Oberhammer. L’assessora Violetta Plotegher, cifre alla mano, ha tracciato il quadro d’insieme definito a più riprese “allarmante”. Il gap salariale tra donne e uomini e le lacune previdenziali dovute ai periodi di astensione per maternità, per la cura dei figli o dei familiari, preparano un futuro difficile per la pensione delle donne.

In Italia, inoltre, si assiste ad una diversa distribuzione degli impegni per la cura degli affetti e dell’ambiente domestico tra uomini e donne: mediamente una donna spende tempo ed energie per il lavoro domestico e cura dei figli di ben oltre 3 ore al giorno in più rispetto all’uomo. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat quasi una donna su due rinuncia al lavoro dopo la nascita di un figlio. La parità salariale fra uomini e donne è ancora lontana, con una differenza percentuale tra i salari medi che è del 10,9% e che si traduce in circa 3.620 euro annui. Le statistiche relative alle pensioni erogate dall’INPS evidenziano ancora significativi squilibri a sfavore delle donne: nel 2017 l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia percepita dagli uomini risulta pari a 1.356 euro, mentre le donne percepiscono in media 689 euro.

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«Molte persone – afferma l’assessora Plotegher – non vogliono rinunciare ad una vita piena di relazioni e affetti familiari e considerano questo tempo necessario e non di poco valore. Tempo che non può essere secondario né piegato alle esigenze del mercato del lavoro e va considerato importante fattore anche di crescita economica in quanto investito nel capitale umano». «Credo sia molto importante – ha detto l’assessora Martha Stocker – fare il possibile per introdurre delle modifiche della normativa a livello nazionale. Da quando è stata innalzata l’età della pensione per le donne a 65 anni vi è stata una eccessiva penalizzazione. Una soluzione potrebbe essere quella di tornare ad avere una pensione minima».

Per incrementare la sensibilizzazione e l’informazione e le opportunità date anche dalla previdenza complementare sul tema, il 27 ottobre saranno disponibili due gazebo informativi rispettivamente a Trento (in piazza d’Arogno dalle 11 alle 17) e a Bolzano (in piazza della Mostra dalle 11 alle 16) a cura della società Pensplan Centrum: il personale qualificato presente fornirà informazioni in materia pensionistica a favore di tutta la cittadinanza. Durante tutta la settimana, dal 23 al 27 ottobre compresi, verranno distribuiti nelle maggiori località della nostra Regione dei buoni consulenza, che invitano le donne a prenotare un appuntamento per una consulenza previdenziale professionale e completa presso uno degli oltre 120 Pensplan Infopoint presenti sul territorio regionale.

«L’informazione personalizzata sulla propria situazione risulta fondamentale per ogni donna per costruire la propria indipendenza economica e per scegliere le soluzioni migliori per portare avanti il proprio progetto di vita, personale e familiare. La previdenza complementare è uno strumento importante per garantirsi una maggiore sicurezza per il proprio futuro», afferma Laura Costa, sottolineando il valore degli sportelli informativi Pensplan Infopoint all’interno del Progetto regionale. Sull’importanza dell’informazione e di tutte le iniziative di sensibilizzazione hanno insistito anche la consigliera di parità Morandini e la presidente della commissione pari opportunità Oberhammer. Anche quest’anno è previsto un momento di riflessione sul tema della promozione del superamento del gap pensionistico. Il 28 ottobre, presso il Dipartimento di economia a Trento, sala Conferenze in Via Inama 5, dalle 10 alle 13, si realizzerà un convegno (“Il valore della cura degli affetti nell’economia sociale”) che vedrà la partecipazione della deputata Luisa Gnecchi componente della Commissione lavoro alla Camera, Linda Laura Sabbadini, nota statistica italiana sulle questioni di genere, l’assessora regionale alla previdenza Violetta Plotegher e la presidente della Società Pensplan Centrum, Laura Costa. Il seminario sarà moderato da Ericka Costa, ricercatrice dell’Università degli Studi di Trento.

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