Divieti al Brennero, il ministro De Micheli attacca il Tirolo

Anche il governo contro i blocchi ai Tir decisi dal Tirolo al Brennero. La visita del ministro alle infrastrutture Paola De Micheli e della commissaria ai trasporti ed al traffico dell’Unione Europea, Adina Vălean al cantiere del Tunnel di Base del Brennero hanno rinfocolato lo scontro Italia-Austria sui blocchi dei Tir al Brennero. Blocchi, attuati soprattutto in occasioni festive, decisi unilateralmente dal Land Tirolo che creano grosse ripercussioni sia su Alto Adige che Baviera.

La posizione del Governo italiano è stata ribadita dal ministro De Micheli: «Decisioni unilaterali non sono né produttive né accettabili. Devono essere rispettati i principi europei di libera circolazione delle persone e delle merci». Il ministro ha quindi proposto la costituzione di un tavolo di lavoro per l’elaborazione di proposte e soluzioni che possano essere condivise da tutti i Paesi interessati. Sintonia anche dal presidente Kompatscher: «L’obiettivo è quello di trovare soluzioni condivise nel segno di una comune politica dei trasporti, alla quale aderiscano le regioni limitrofe ed il maggior numero possibile di partner». Kompatscher ha inoltre espresso comprensione per la posizione del governo tirolese «sinché non vi sono alternative concrete. E proprio per questo ora è necessario elaborare delle soluzioni transfrontaliere».

Tra le concrete misure menzionate dal presidente Kompatscher vi sono, ad esempio, una regolazione dotata di controllo digitale del numero di veicoli pesanti che possono transitare ogni ora lungo il corridoio del Brennero o una riduzione dinamica della velocità per evitare la formazione di code lungo l’autostrada. Ogni anno il valico del Brennero è attraversato da circa 2,5 milioni di mezzi pesanti in quanto viene considerato il percorso più economico per superare le Alpi. «Dobbiamo pensare in maniera innovativa ed orientata a soluzioni concrete e  sfruttare appieno anche le opportunità offerte dalla digitalizzazione» ha concluso Kompatscher.

Da parte sua l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider ha aggiunto «dobbiamo pensare e strutturare il corridoio del Brennero in una logica che sappia coniugare il benessere dei cittadini con quello dell’economia. Non è pensabile proseguire come nel passato. Non sarebbe comprensibile né per la Provincia, né per i Comuni che si trovano lungo l’asse del Brennero». Secondo Adina Vălean il corridoio del Brennero è un importante componente della rete europea del traffico. È quindi un obiettivo dell’Europa quello di alleggerire questo tratto del traffico europeo spostando parte dei trasporti su reti parallele. «Sono in contatto con tutti gli Stati coinvolti nel progetto e sono state proposte varie soluzioni che ora verranno valutate» ha concluso la commissaria europea.

Ovviamente la soluzione a lungo termine può venire solo dal completamento del tunnel di base del Brennero. «I lavori per la realizzazione del tunnel di base del Brennero procedono secondo i programmi e siamo lieti che la Commissione Europea attribuisca una grande importanza a questo progetto. Per noi lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria rappresenta l’aspetto centrale della politica dei trasporti lungo il corridoio del Brennero. Questa politica comprende anche una gestione attiva dei flussi di traffico lungo l’A22. In questo contesto la gestione dell’autostrada del Brennero da parte dell’ente pubblico riveste un’importanza strategica per poter avere successo» ha affermato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.

La ministra Paola De Micheli al termine del sopralluogo al cantiere BBT di Fortezza ha dichiarato «ho potuto constatare con orgoglio che i lavori per la realizzazione del tunnel di base di Brennero sul versante italiano sono addirittura in anticipo rispetto al cronoprogramma.  Se ci saranno ritardi sarà necessario intensificare i nostri sforzi».

Anche la commissaria europea ai trasporti ed al traffico Adina Vălean ha affermato che «il ruolo della Commissione Europea è quello  di assicurare le condizioni quadro affinché questa importante opera di collegamento venga realizzata e sia finanziata».  alt

 

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