Discoteche, in arrivo norme meno severe dopo incontro tra gestori e Kompastcher

Penalizzati severamente prima dal lockdown e poi dalle stringenti norme di sicurezza imposte dalla Provincia per la riapertura. Riapertura, che proprio a causa delle nuove misure non è avvenuta. O quanto meno non ancora. Un paradosso che i gestori delle discoteche locali hanno urlato a gran voce, denunciando l’impossibilità di rialzare le serrande e accogliere i clienti dato che gli incassi sarebbero decisamente irrisori. Nel mirino infatti, non ci sono le misure dovute all’obbligo di mascherina o di avere scaricata sul cellulare l’applicazione ‘Immuni’, bensì la regola dell’1/10: una persona per ogni dieci metri quadri di superficie. Un paletto che segna un tetto troppo basso considerando la grandezza dei locali della Provincia.

“Naturalmente sapevamo che data la  situazione attuale non possiamo riaprire il club in condizioni ‘normali’, ma la pubblicazione delle norme di sicurezza di ieri è stata come un forte pugno in faccia per noi. Una persona ogni 10 metri quadri vuol dire 100 persone in 1000 metri quadri. 100 persone però vuol anche dire niente festa e nessuna copertura dei costi. Speriamo voi possiate capire che in queste circostanze non possiamo riaprire”, scrive il Club Max di Bressanone su Facebook.

Riapertura discoteche, la mediazione

Nella giornata di ieri però, giovedì 16 luglio, è avvenuto un importante incontro tra i gestori locali ed il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. I gestori hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo il futuro e la loro presa di posizione contraria alla regola che determina il numero massimo di clienti. Per questo motivo entro le prossime due settimane, il presidente provinciale dovrebbe firmare una nuova ordinanza per alleggerire le misure di sicurezza e far ripartire anche questo settore, mai così penalizzato come oggi.

 

 

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