Design, dal 10 al 16 settembre la summer school anima Bolzano

In-between: un’espressione inglese per definire uno spazio intermedio, in cui i confini si dissolvono. “Acting the In-between” è il titolo della summer school dedicata alla tematica dello spazio che nasce tra due mondi e alle possibilità creative che offre. Dal 10 al 16 settembre, vi partecipano studenti delle TU di Vienna e Graz, dell’Isia di Urbino, della Hochschule Niederrhein-University of Applied Science oltre a quelli della Facoltà di Design e Arti unibz.

Exhibit Design, architettura e comunicazione visiva. Sono le discipline che, nella summer school “Acting the In-Between”, organizzata dal prof. Roberto Gigliotti e dal ricercatore Jonathan Pierini con Eva Mair della TU di Vienna, si completano a formare un tutt’uno: «Vogliamo stimolare architetti, designer grafici e di prodotto a sviluppare un pensiero che si concentri sul tempo che precede la programmazione concreta di una struttura o di uno spazio e che aiuti a concepire questa fase in maniera diversa – afferma Gigliotti –. È interessante pensare a una forma di progettazione interdisciplinare in cui, per capirci, la segnaletica non viene applicata a un’architettura finita, ma partecipa alla definizione dello spazio stesso; una progettazione che si sofferma non solo sulle funzioni dei singoli spazi, ma anche sul momento in cui ci spostiamo da un ambiente a un altro».

summer school Summer school, i risultati in mostra a Bolzano da domani venerdì 16

Per accompagnare i partecipanti della summer school in questo processo creativo, il progetto è stato suddiviso in tre fasi: una in cui ai partecipanti si è richiesta l’analisi di relazioni interpersonali in diversi ambienti, un’altra in cui si sviluppa l’idea portante di un progetto e la terza dedicata alla sua realizzazione e test nello spazio pubblico della città di Bolzano. Durante il workshop introduttivo con l’artista Alex Martinis Roe e l’architetto Fotini Lazaridou-Hatzigoga, i partecipanti sono entrati in contatto con nuovi approcci e idee. Nella scuola sono inoltre integrati contributi di progettisti come Lupo & Burtscher di Bolzano e Andreas Müller di Berlino così come di teorici come il prof. Gerhard Glüher e Matteo Guidi dell’Isia di Urbino. «Stiamo seguendo con interesse l’evoluzione di questi progetti sviluppati da gruppi di studenti con background molto diversi. La sfida è realizzare interventi in cui le diverse componenti concorrano a stimolare nuove forme di dialogo» sottolinea Jonathan Perini, docente di Visual Communication. I risultati del lavoro degli studenti saranno attivati venerdì 16 settembre, nello spazio pubblico della città di Bolzano. La summer school è nata grazie alla cooperazione tra la Facoltà di Design e Arti, la Galleria ar/ge kunst e la Facoltà di Architettura e Pianificazione della TU di Vienna. Il programma e i contenuti dei workshop si trovano online.

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