
Dall'Alta Badia un appello per una regolamentazione al traffico sui passi dolomitici
Alto Adige. La Società Cooperativa Turistica Alta Badia, di Alta Badia Brand e i Sindaci dei Comuni dell’Alta Badia hanno inviato un appello al Presidente e Vice-Presidente della Provincia di Bolzano ed al Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano per una regolamentazione del traffico sui passi dolomitici e per una programmazione responsabile ed efficace dei lavori stradali nei mesi chiave per il turismo ciclistico.
“Giugno – si legge nell’appello – è, da anni, un mese strategico per il turismo ciclistico nelle Dolomiti. Eventi come la Maratona dles Dolomites, il Dolomites Bike Day e il Sellaronda Bike Day rappresentano non solo appuntamenti simbolici e attesi da migliaia di ciclisti, ma costituiscono la spina dorsale di un prodotto turistico sempre più identitario, valoriale, sostenibile e capace di generare ritorno economico e d’immagine per tutta la valle, l’Alto Adige, e l’intero comprensorio dolomitico. Nelle scorse settimane abblamo purtroppo dovuto constatare che numerosi cantieri stradali la cui Importanza e necessità riconosciamo pienamente sono stati avviati e proseguiti contemporaneamente. Tra questi rientrano, tra l’altro, i lavori di asfaltatura al Passo Gardena e nel tratto Col Maladet-Corvara.
È particolarmente spiacevole che tall interventi siano stati eseguiti a pochi giorni dal Dolomites Bike Day-un evento che ogni anno attira migliaia di appassionati ciclisti nella nostra valle. In questo contesto, i cantieri hanno limitato sensibilmente l’accessibilità, compromesso la sicurezza dei partecipanti e penalizzato l’intera esperienza ciclistica, Indebolendo la fiducia nella nostra offerta turistica e mettendo a rischio la credibilità dell’intero settore.
Sarebbe impensabile chiudere il Sellaronda in pieno Inverno: lo stesso principio deve valere per la viabilità ciclabile estiva del passi dolomitici.
Oltre a questo, in parallelo e di gravità ancora superiore, si aggiunge il problema ormai divenuto insostenibile del traffico sempre più intenso e non regolamentato di moto, auto sportive e soprattutto del raduni motorizzati sul passi dolomitici. Questi flussi generano congestione, rumore, inquinamento e una generale percezione di situazione non ulteriormente sopportabile. Stiamo assistendo a un deterioramento dell’identità stessa delle Dolomiti come destinazione sostenibile e bike-friendly, con un conseguente e pericoloso disallineamento tra la promessa comunicata e l’esperienza reale vissuta non solo dai nostri ospiti, ma anche e soprattutto da chi in valle ci vive. Si percepisce un senso di esasperazione diffuso tra la popolazione. Riceviamo quotidianamente decine di segnalazioni e telefonate di protesta, con cittadini e ospiti che ci chiedono cosa stia facendo la politica per affrontare e gestire questa “invasione Incontrollata”.
Chiediamo pertanto, con urgenza e determinazione: che si lavori attivamente e concretamente a una regolamentazione/limitazione concreta del traffico sui passi dolomitici, con entrata in vigore già a partire dalla primavera 2026;
che, salvo urgenze Inderogabili, tutti gli interventi programmabili sulla rete viaria locale vengano tas-sativamente conclusi entro il 31 maggio di ogni anno.
Una pianificazione attenta e coordinata con gli attori del territorio non solo è possibile, ma oggi più che mal necessaria per salvaguardare un’eccellenza turistica che richiede coerenza, visione e rispetto”.